VIOLENZA DI GENERE: ANALISI SULLA RACCOLTA DATI IN VISTA DEL NUOVO OSSERVATORIO NAZIONALE:
questo il titolo del tavolo di lavoro che si è svolto ieri mattina in una delle sale del MoVimento Cinque Stelle alla Camera dei Deputati. Come Presidente della Sottocommissione Gender Equality del Consiglio d’Europa e come relatrice della mozione Systematic collection of data on violence against women, ho voluto organizzare questo incontro di lavoro e confronto con alcuni rappresentanti di: Polizia di Stato, Università Roma Tre, Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, Istat, CESVIS, Ministero della Giustizia e Dipartimento per le Pari opportunità.
Tutto questo per portare avanti la mia indagine in Consiglio d’Europa che ha avuto come prima tappa di studio il caso spagnolo, con l’obiettivo di verificare sul posto come funziona la raccolta dati sulla violenza di genere e valutare l’efficacia e i parametri utilizzati per gli osservatori esistenti.
Il problema che in generale si riscontra è la mancanza di dati esaurienti e comparabili e la definizione stessa di violenza di genere, assolutamente mancante. Si parla infatti solo di violenza domestica, non rispettando i principi affermati dalla Convenzione di Istanbul.
Dal tavolo di lavoro di ieri, quindi, è emerso che il fattore mancante essenziale è la relazione tra autore e vittima. Nella raccolta dati questo viene a mancare e dovrebbe essere inserito per una determinata lista di reati, modificando il software esistente. La relazione ovunque, a qualsiasi livello, non esiste. L’obiettivo principale non è, quindi, solo avere una banca dati unica, in arrivo con il Piano d’azione previsto dalla legge 119/2013, ma giungere ad un sistema integrato.
Altro punto: i dati sommersi, un grave problema da considerare. L’Istat fa presente che siamo a conoscenza solamente del 10% della violenza di genere. Dai nuovi dati diffusi il 5 giugno, inoltre, si può dire che c’è stata una diminuzione della violenza ma contemporaneamente un aumento delle denunce: è aumentata la gravità ma allo stesso tempo anche la consapevolezza.
L’incontro è stato registrato ed è possibile vederlo a questo link: