Il 21 marzo è il giorno che segna l’inizio della primavera. E’ un giorno sinonimo di rinascita e di speranza; non è un caso che proprio oggi si celebri la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie. Le mafie, infatti, possono recidere i fiori, ma non potranno mai strappare le radici di quella comunità che, giorno dopo giorno, le vuole combattere.
Credo con convinzione nelle parole di Falcone quando affermava che la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine. Tutto parte da noi, dal nostro esempio e dal nostro impegno quotidiano: dobbiamo impegnarci fino all’ultimo per combattere contro questo cancro che ci vuole strappare il futuro.
Le mafie sono un problema di tutti, nessuno esente. Credo che riusciremo a vincerle nel momento in cui ognuno di noi sentirà l’esigenza di combatterle in nome della collettività e del bene comune. Le mafie sono cambiate, hanno cambiato pelle, è vero, ci sono meno sparatorie, ma mietono ancora tantissime vittime: pensate per esempio ai morti di tumore a causa dei roghi e degli sversamenti dei rifiuti tossici.
Un caloroso abbraccio a tutti coloro che, in questa Giornata, ricordano i loro cari che sono venuti a mancare. Non molliamo, oggi e sempre.
Questo l’intervento in Aula della nostra Piera Aiello.