Oggi, 28 luglio ricordiamo il 72 esimo anniversario dell’eccidio delle Officine Reggiane: in questa giornata, a seguito di una direttiva del governo Badoglio, l’esercito sparò su una folla di manifestanti che chiedevano la fine della guerra, uccidendo nove operai delle Officine Reggiane e ferendo oltre 50 persone.
Operai, tecnici ed impiegati avevano una precisa idea in mente: quella di lasciare lo stabilimento e sfilare per le vie cittadine chiedendo la fine della guerra nonostante il divieto della direzione e le nuove severissime norme sull’ordine pubblico emanate dal Governo Badoglio che autorizzavano l’esercito e le forze di polizia ad aprire il fuoco senza preavviso contro ogni assembramento di persone superiore alle tre unità.
Nove gli operai, fra i quali una donna incinta, furono le vittime dell’eccidio del 1943. Ricordiamo uno ad uno i loro nomi: Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Nello Ferretti, Eugenio Fava, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari, Domenica Secchi e Angelo Tanzi.
Non dimentichiamo.