Buon pomeriggio, signore e signori, sono lieta di portarvi i saluti della Camera dei Deputati a questo importante evento ONU.
La pandemia che in quest’anno ci ha colpito e che ha portato tanto dolore ovunque nel mondo, ha ampiamente aumentato le disparità tra donne e uomini e ha reso evidenti i gravi problemi che le donne stanno affrontando, sia nel mondo che nel nostro Paese.
Questa situazione ci ha fatto riflettere su quanto sia necessario e urgente ora ripensare il nostro modello di sviluppo economico-sociale e porre l’uguaglianza di genere come questione prioritaria.
In tutta Europa l’occupazione femminile è stata duramente colpita dal COVID-19, è importante averlo nell’agenda europea: si tratta infatti di un problema non più rinviabile per le donne in tutti i paesi europei.
Sono anche convinta, tuttavia, che senza una strategia globale non faremo progressi.
È necessaria una grande spinta culturale per consentire alle donne di accedere pienamente a nuove opportunità di lavoro: per raggiungere la leadership le donne devono avere la libertà di scegliere e coltivare i propri talenti.
Le politiche che forniscono servizi, protezione sociale e infrastrutture di base, promuovono la condivisione del lavoro domestico e di assistenza tra uomini e donne, sono urgentemente necessarie per accelerare i progressi nell’emancipazione economica delle donne.
La libertà economica è anche legata alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne: l’indipendenza economica, infatti, può spezzare la spirale della violenza.
Come ha chiesto Linda Laura Sabbadini, presidente del gruppo di impegno G20 Women20 sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile, tutti i paesi devono impegnarsi a lanciare un piano d’azione contro gli stereotipi di genere e la violenza.
Ho notato nella Concept note di questo evento, la questione relativa all’importanza dei dati e della metodologia statistica come strumento indispensabile per valutare l’uguaglianza di genere e a tal proposito sono molto felice di annunciare che, per la prima volta in Italia, da marzo, Il Servizio Studi della Camera dei Deputati ha lanciato un nuovo servizio di valutazione dell’impatto di genere.
In ogni dossier fornito dall’amministrazione alle rispettive commissioni, ci sarà un paragrafo specifico sull’impatto che una certa legge potrebbe avere sull’emancipazione delle donne.
Il legislatore disporrà di un nuovo strumento per evitare nuove e future disparità, cercando di soddisfare le diverse esigenze e interessi di donne e uomini.
In conclusione, siamo di fronte a un’era impegnativa, con diverse situazioni problematiche.
Come leader politici abbiamo la responsabilità di risolverle.
Sono certa che noi donne avremo la forza e il coraggio di lasciare ai nostri figli una società migliore e più equa.
Grazie mille.
Qui il video integrale del side event italiano alla CSW65 (Commission Status of Women) delle Nazioni Unite.