Lo scorso 25 febbraio ho presentato una richiesta di accesso civico agli atti al Ministero Affari esteri. Secondo la normativa vigente, la Pubblica Amministrazione dovrebbe rendere accessibili a tutti alcuni documenti e alcuni dati dei propri uffici e del relativo personale. Per questo ho sollecitato il Ministero per avere chiarezza sull’articolazione dei vari uffici con responsabili e relative competenze, risorse a disposizione di ogni singolo ufficio, riferimenti telefonici e di posta elettronica certificata, obiettivi dei lavori e risultati della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs).
La risposta del MAE, pervenuta il mese successivo (26.03.2014), è stata incompleta, rinviando ad alcune pagine web della sezione “Amministrazione trasparente”, dove mancano alcune delle informazioni richieste e dove tra l’altro i dati sono poco intelligibili per un semplice cittadino, ai fini di una piena accessibilità e comprensibilità.
Ancora non mi è chiaro quindi perché nella sezione suggerita dal Ministero non siano presenti i nomi dei singoli dirigenti responsabili dei 12 uffici con i lori riferimenti. Altra questione è la mancanza degli obiettivi e i risultati conseguiti di ciascun programma di spesa, come richiesto dall’art. 29 del decreto legislativo a cui faccio riferimento nell’accesso agli atti. Non avendo ricevuto una risposta completa chiederò nuovamente al Ministero degli affari esteri i dati mancanti e presto farò un altro atto di sindacato ispettivo, questa volta rivolto al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazioneper ottenere maggiore chiarezza.
Per il MoVimento la trasparenza è una delle principali battaglie, a maggior ragione quando si tratta di Pubblica Amministrazione.