“Il Parlamento italiano ha potuto annunciare oggi la conclusione delle procedure di avvio del Segretariato permanente dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il mediterraneo (AP-UpM), la cui sede è a Roma, dimostrando l’impegno concreto dell’Italia per il rilancio di una cooperazione parlamentare a largo raggio tra la sponda sud e la sponda nord del Mediterraneo”.
Così la Vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, intervenendo oggi in videoconferenza ai lavori del Bureau dell’Assemblea, che è attualmente presieduta dal Presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli.
“Questo è un risultato di cui siamo orgogliosi e che è stato ottenuto grazie ad un importante lavoro di squadra tra Camera dei deputati, Senato della Repubblica, Governo e Comune di Roma” ha dichiarato.
Alla riunione sono intervenuti oltre alla Vicepresidente Spadoni, la senatrice Michela Montevecchi, il Presidente del Parlamento europeo Sassoli, il deputato Ayrim per il Parlamento turco e il deputato al-Orabi per il Parlamento egiziano.
Nell’ambito della riunione è stato, altresì, deciso il rinnovo della composizione del Bureau e delle Presidenze delle cinque Commissioni permanenti dell’Assemblea, il cui mandato è scaduto quest’anno.
Il Parlamento italiano ottiene la Presidenza della Commissione per i Diritti delle donne nel Mediterraneo.
L’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo, in cui sono rappresentati 43 Parlamenti, costituisce il versante parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (UpM), organismo governativo varato nel 2008, e rappresenta il foro di dialogo per eccellenza tra i Parlamenti della regione.
L’Assemblea opera in un’area di grandi tensioni e il suo scopo sarà quello di promuovere e consolidare i rapporti tra i Paesi appartenenti alle due sponde del Mediterraneo e di valorizzare la potenzialità dell’area.
Il pronto avvio del Segretariato permetterà di garantire la continuità dell’attività dell’Assemblea e dei suoi organi, che passa anche attraverso la definizione di un bilancio che possa garantire all’Assemblea Parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo gli strumenti necessari ad assicurarne l’operatività e l’efficienza.
Credo inoltre che sia fondamentale che l’Assemblea sostenga e monitori la realizzazione di progetti concreti nell’area mediterranea, che sono l’elemento chiave per favorire sviluppo e coesione.
Penso, ad esempio:
- ai progetti relativi alla tutela del Mediterraneo, come il progetto “Plastic Busters”, promosso dall’Università di Siena, che mira a prevenire, ridurre e rimuovere i rifiuti marini dal Mar Mediterraneo;
- il “Med4Jobs”, che ha l’obiettivo di contribuire alla crescita dell’occupazione, in particolare dei giovani e delle donne;
- la bonifica della laguna di Biserta, nel nord della Tunisia;
- l’impianto di desalinizzazione per la striscia di Gaza;
- e i progetti nel campo dell’istruzione e della formazione, come quello dell’Università euro-mediterranea di Fez”.