Una rete territoriale che gestisce ben 1600 migranti in provincia di Reggio Emilia. Un business da più di 20 milioni di euro all’anno. Per questo motivo i deputati M5S Brescia e Spadoni hanno deciso nella mattinata di lunedì 31 luglio di eseguire una visita ispettiva presso uno dei centri gestiti dalla cooperativa Dimora D’Abramo, l’hotel Italia.
“Arrivati nella struttura abbiamo avuto la possibilità di visionare immediatamente gli spazi, accompagnati dall’unico operatore presente. – dichiarano Brescia e Spadoni – E’ subito saltato all’occhio che qualcosa non tornava per il numero di ospiti presenti. Infatti, abbiamo verificato che in alcune stanze, in teoria adibite per 3 persone, erano presenti due letti a castello e in una stanza in particolare erano presenti 4 richiedenti asilo a fronte dei tre previsti. – proseguono – Controllando il registro presenze abbiamo constatato che mancava il foglio firme e il numero dei migranti in elenco non corrispondeva a quello indicato alla prefettura. In poche parole: data la mancanza di un sistema oggettivo di controllo, l’operatore che ogni giorno deve comunicare il numero di presenze reali all’ente gestore potrebbe indicare un numero errato. Particolare di non poco conto visto che, in base a quel numero, l’ente gestore riceve dalla prefettura il corrispettivo pro die pro capite (35€)”.
Nel solo 2017 in Italia si spenderanno 4,6 miliardi di soldi pubblici per la gestione del fenomeno migratorio. Buona parte di questi soldi è destinata proprio alle cooperative (circa 2,5 miliardi). “Riteniamo che i sistemi di rilevazione delle presenze debbano essere rigorosi. Purtroppo così non è, e ad ammetterlo è stata la stessa prefettura” – dichiarano i deputati pentastellati.
Ad esercitare controlli sistematici è infatti la prefettura. Una volta ogni tre mesi si svolgono delle ispezioni che, però, non essendo a sorpresa ma previo avviso agli enti gestori, ovviamente non danno la possibilità di constatare le reali condizioni delle strutture.
Giuseppe Brescia, vicepresidente della commissione d’inchiesta migranti, dichiara: “queste sono criticità che ho riscontrato su tutto il territorio nazionale, come la mancanza di un documento che attesti la situazione sanitaria dei migranti che, quindi, vengono sottoposti ripetutamente agli esami di controllo con sprechi consistenti per il servizio sanitario nazionale. Se si mettesse a sistema una gestione più efficiente, potremmo ridurre la spesa annuale di circa 1 miliardo di euro per il solo servizio sanitario relativo ai migranti che ospitiamo sul nostro territorio”
“La Dimora di Abramo si è recentemente aggiudicata un bando per l’accoglienza di 1148 migranti per un ricavo complessivo di oltre un milione e 200 mila euro al mese. E’ di fondamentale importanza che i controlli siano più approfonditi, anche per verificare la qualità del servizio reso. A tal proposito, provvederò ad una richiesta di accesso agli atti per conoscere le competenze di tutto il personale impiegato e l’agibilità alle strutture” conclude la deputata Spadoni.