“Un monitoraggio capillare e ad ampio raggio sulle procedure di affidi su tutto il territorio”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha risposto ieri alla Camera all’interrogazione a prima firma Stefania Ascari e co-firmata dalla Vice Presidente Maria Edera Spadoni, deputate del MoVimento 5 Stelle, dopo l’operazione “Angeli e demoni”.

Il ministro ha ribadito che le “competenze rispetto al lavoro degli assistenti sociali non sono del Ministero della Giustizia, ma degli enti locali”. In ogni caso, Bonafede ha precisato il desiderio di “garantire giustizia anche oltre le competenze del Ministero”.

Riservata attenzione alla richiesta M5S di un’indagine conoscitiva sul fenomeno, Bonafede ha rilanciato un “monitoraggio capillare e ad ampio raggio sulle procedure di affidi su tutto il territorio, incrociando il più possibile i dati dai diversi uffici giudiziari per fare emergere ogni profilo di dubbio sulla correttezza dell’operato degli addetti ai lavori”.

“Il caso di Bibbiano, come ‘Veleno’, sta distruggendo e ha distrutto la vita dei minori coinvolti e quella delle loro famiglie di origine. Tutto questo è davvero inaccettabile e siamo soddisfatte dell’intervento puntuale del Governo. In caso di conferma delle accuse si delineerebbe un sistema inaccettabile, che per anni ha causato problemi e dolori ai minori e alle famiglie coinvolte. Ferite che saranno difficili da rimarginare”, concludono Spadoni e Ascari.