MODENA-REGGIO EMILIA 22 LUGLIO 2017- “Proprio a pochi giorni dal convegno ‘Scenari per il piano urbanistico di Modena’, è’ pronta ad essere depositata in Parlamento un’interrogazione su Maria Sergio in cui chiediamo al Ministro di intervenire affinché sia rimossa dal suo incarico di Dirigente del Settore Pianificazione territoriale e trasformazioni edilizie del Comune di Modena, incarico avvenuto attraverso un atto diretto del Sindaco Muzzarelli” dichiara la parlamentare reggiana M5S Maria Edera Spadoni insieme ai colleghi modenesi Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti, capogruppo pentastellato in Commissione antimafia.
“Nell’ accesso agli atti del M5S di Reggio Emilia emerge che dal 2003 al 2012 La Fratelli Macrì si è aggiudicata 12 appalti pubblici nel comune di Reggio Emilia per un controvalore di oltre 300.000 euro; dal primo gennaio 2004 al 30 settembre 2014 l’ingegnere Maria Sergio occupò la posizione di Dirigente del Servizio Pianificazione e Qualità Urbana del Comune di Reggio Emilia” incalza la Spadoni.
“Nel 2016 il Movimento 5 Stelle di Modena ha chiesto le dimissioni per la dirigente Maria Sergio: la richiesta era motivata da un’ inopportunità politica di lasciare la direzione di un servizio così strategico, durante il rifacimento dell’intero piano urbanistico modenese, in mano ad una persona che aveva chiaramente sottovalutato la presenza nel proprio territorio di famiglie collegate ad avvenimenti che poi sono stati concretamente ripresi nel processo Aemilia. La nostra mozione è, come di prassi, passata come un’arringa ‘giustizialista’ e nessuna riflessione seria è stata fatta su questi temi, se non sottoscrivere codici etici o azioni simili. Pensavamo che in un Comune come quello di Modena dove è stata data la cittadinanza al sostituto procuratore Di Matteo, che propriamente ha detto che la politica deve andare oltre ai tempi della giustizia, proprio per evitare che ci siano dubbi, tali riflessioni dovessero essere fatte, ma ci rendiamo conto che troppo spesso si privilegiano forma ed apparenza con totale disinteresse per la sostanza” affermano i consiglieri comunali modenesi del Movimento 5 Stelle di Modena.
“Nell’aprile del 2016 sugli organi di stampa venne citato un rapporto dell’Aisi -Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna, ex Sisde – in cui si afferma che: ‘I funzionari Aisi scrivono che dei “favoritismi” della Sergio avrebbe beneficiato, tra gli altri, un imprenditore edile cutrese, marito della nipote del defunto capo cosca Antonio Dragone’ e che ‘L’informativa definisce Sergio ‘influente nelle attività dell’assessorato’ anche ‘perché moglie del capogruppo Pd in Comune, Luca Vecchi’, diventato sindaco dopo Delrio, nel 2014’. Queste parole pesano come pietre e, anche se non c’è nessuna condanna o indagine, a nostro avvis è politicamente fondamentale che vi sia una precisa volontà politica di dimissioni. Il Ministro dovrà esprimersi su questa vicenda” concludono Spadoni, Dell’Orco, Ferraresi e Sarti.