Reggio Emilia, 29 settembre 2017- “Sono molto indignata dal caso sollevato e seguito in questi giorni dalla Gazzetta di Reggio Emilia relativamente alla denuncia della trentenne a cui è stato chiesto, ad un colloquio di lavoro, di non aver figli almeno fino al 2020. E’ ora di dire basta a questi soprusi e noi, rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo fare la nostra parte affinché casi di questo tipo non si verifichino mai più” dichiara la deputata reggiana M5S Maria Edera Spadoni.
“Sono tra le firmatarie di una mozione del mio gruppo per impegnare il Governo, tra le tante proposte, a prevedere un coordinamento nazionale per la rimozione di qualsiasi forma di discriminazione che mina la realizzazione della parità di genere; ad incentivare sgravi contributivi ed agevolazioni fiscali per il genitore lavoratore che assuma alle proprie dipendenze baby-sitter e a favorire tutti i datori di lavoro che istituiscono asili nido aziendali quali baby sitting o baby parking” incalza la parlamentare.
“L’attenzione sulle tematiche di genere di fatto deve sempre rimanere alta: proprio questa mattina ho riferito in Aula, in quanto prima firmataria dell’interpellanza urgente, sull’ ennesimo caso di femminicidio e sull’ ennesima sottovalutazione della violenza domestica. Marianna Manduca è stata uccisa a coltellate nonostante avesse denunciato il marito dodici volte: questa volta però è stata riconosciuta l’imperizia dei magistrati che avevano sottovalutato il caso e per questo la procura di Caltagirone è stata condannata. La Presidenza del Consiglio dovrà risarcire i figli della donna con oltre 300 mila euro per danno patrimoniale. Ma senza alcuna vergogna la stessa Presidenza ha impugnato la sentenza e per questo stamattina ho chiesto chiarimenti urgenti in aula . Stamattina, però, il Vice Ministro Morando ci ha dato fortunatamente un’ottima notizia dichiarando che sono state avviate le procedure per l’esecuzione della sentenza di primo grado” incalza la parlamentare.
“Io e il mio gruppo parlamentare continueremo a tenere alta l’attenzione sulle tematiche di genere monitorando costantemente l’operato del Governo e a lavorare su proposte che mettano al centro i diritti delle donne” conclude Spadoni.