ROMA, 23 MARZO 2022– La notizia appena giunta della richiusura delle scuole secondarie femminili in Afghanistan desta molta preoccupazione e deve essere condannata con la massima fermezza da tutta la comunità internazionale. Negare il diritto allo studio alle ragazze significa negare un diritto fondamentale.
Ricordo come il Parlamento, con una risoluzione approvata lo scorso agosto a prima firma Marta Grande deputata del MoVimento 5 Stelle e Presidente della delegazione parlamentare presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa, abbia impegnato il Governo a continuare ad adoperarsi affinché il Governo afghano promuova la protezione dei diritti umani e in particolare delle donne in Afghanistan garantendo loro una adeguata protezione dagli attacchi. Non solo, ma abbiamo impegnato il Governo a promuovere e supportare, in ambito multilaterale, ogni utile iniziativa per garantire l’effettiva promozione dei diritti umani e in particolare delle donne in Afghanistan e per scongiurare che i progressi compiuti in questi anni vengano vanificati, assicurando loro il diritto all’istruzione, al lavoro e alla vita sociale.
Non dobbiamo assolutamente spegnere i riflettori su ciò che sta succedendo in Afghanistan e soprattutto sulla condizione in cui versano le donne. L’Italia continui ad agire in sinergia con la comunità internazionale affinché questa situazione possa essere superata quanto prima.