ROMA, 7 LUGLIO 2021

“Liberiamo Patrik Zaki e conferiamogli la cittadinanza italiana, questo l’impegno della mozione appena approvata in Parlamento; sono soddisfatta di questa approvazione ma ora è fondamentale agire immediatamente, non c’è più tempo da perdere. Lo dobbiamo a Patrick, alla sua famiglia e a tutti i cittadini italiani che stanno lottando in nome della sua libertà. Il conferimento della cittadinanza italiana, seppur preveda un lungo iter, rappresenterebbe un fortissimo segnale sia per l’Egitto che per gli alleati europei che sostengono la liberazione di Zaki e permetterebbe all’Italia e all’Europa di poter esercitare una maggiore pressione sul Cairo” così la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni e deputata del MoVimento 5 Stelle.

“La mozione, a prima firma della collega Quartapelle, che ringrazio per il lavoro, impegna il Governo sia a sostenere, nei rapporti bilaterali con l’Egitto e in tutti i consessi europei ed internazionali, l’immediato rilascio di Patrick Zaki sia ad avviare tempestivamente, mediante le istituzioni competenti, le necessarie verifiche al fine di conferirgli la cittadinanza italiana” continua la Vicepresidente.

“La storia di Patrik Zaki purtroppo la conosciamo tutti, è un ragazzo egiziano che nell’agosto del 2019 dopo aver ottenuto una borsa di studio, si era trasferito in Italia per frequentare la mia stessa università, l’alma mater studiorum di Bologna, con il programma Erasmus Mundus, che si occupa di studi di genere. Nel febbraio 2020 è stato arrestato all’aeroporto del Cairo, mentre stava tornando a casa per un breve periodo prima di iniziare il suo secondo semestri di studi” dichiara Spadoni.

 “Secondo la ricostruzione degli avvocati, Patrick sarebbe stato sottoposto a interrogatorio, picchiato e torturato con scosse elettriche prima di essere trasferito in un ufficio dell’Agenzia di sicurezza nazionale, i servizi segreti egiziani, a Mansoura. Patrick è stato poi spostato al Cairo nel mese di marzo 2020. A causa dell’emergenza Covid, non ha potuto incontrare familiari né avvocati fino a settembre 2020, quando ha potuto finalmente ricevere una visita della madre” incalza la deputata del M5S.

“Questa mozione, è stata firmata da quasi tutti i gruppi parlamentari. Il Parlamento è per la difesa della libertà e per la ricerca della verità, la stessa verità che tutti noi dobbiamo anche a Giulio Regeni, alla sua famiglia e al Paese intero” conclude Spadoni. 

Gli impegni della mozione nel post Facebook della Vicepresidente Spadoni: https://www.facebook.com/304147439715179/posts/2330367697093133/?d=n