Mi trovo a Tallinn, in Estonia, dove si è appena conclusa la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea; supportata dalla delegazione italiana ho presentato una modifica, poi integrata nel testo finale, al documento adottato al termine della Conferenza in cui ho richiesto che il benessere e la qualità della vita dei cittadini europei siano una priorità per l’Ue.
Nel mio intervento ho infatti sottolineato come l’urgenza, piuttosto che puntare su sofisticate e improbabili riforme dell’assetto dell’Ue, sia ricollocare al centro dell’ azione l’ equità sociale, il benessere dei cittadini e una più efficace solidarietà. Nessuno Stato e nessun cittadino degli Stati membri dell’Unione europea deve restare indietro.
I dati Eurostat relativi al 2016, pubblicati in questi giorni, hanno dimostrato come la forbice che separa i ricchi dai poveri si sta allargando sempre di più a dimostrazione del fatto che le politiche economiche e del welfare devono essere riviste completamente. Non si può più aspettare: è necessario intervenire urgentemente per introdurre misure come il reddito di cittadinanza per combattere la povertà e per ridistribuire la ricchezza.
Nel mio incontro con il Presidente del Parlamento greco, che ha sostenuto il mio emendamento al documento adottato al termine della Conferenza, ho ribadito come sia fondamentale mantenere un contatto e una collaborazione con i Paesi del Mediterraneo e insistito sulla necessità di una cooperazione più stretta tra i nostri Paesi che devono affrontare problemi comuni tra cui la gestione dei flussi migratori e le conseguenze sociali della crisi economica. Ho inoltre incontrato i rappresentanti del Parlamento polacco che si sono dimostrati molto interessati a rafforzare la collaborazione con il nostro Paese.
La Conferenza costituisce la sede più alta della cooperazione interparlamentare a livello europeo: mi auguro che a seguito di questo incontro ci sia un effettivo riscontro concreto dei lavori affinché i cittadini europei si sentano adeguatamente rappresentati.