DDL PENALE: M5S, E’ LEGGE INGANNO. CON UNA MANO SI AUMENTANO LE PENE (GIUSTO), CON L’ALTRA SI LEGANO MANI  A MAGISTRATI E FORZE DELL’ORDINE SU INTERCETTAZIONI E INDAGINI!

REGGIO EMILIA 15 MARZO – “Fatta la legge trovato l’ìnganno, il tutto alle spalle di migliaia di cittadini che firmano petizioni online e protestano giustamente preoccupati dall’escalation della criminalità nel reggiano. Il DDL penale del governo Gentiloni-Renzi proprio come uno specchietto per le allodole, da una parte aumenta le pene per i furti e altri reati (giusto concetto) ma dall’altra -e qui sta il grande inganno- non spiega ai cittadini stessi che lega le mani a magistratura e forze dell’ordine nel combattere la criminalità” lo denuncia Maria Edera Spadoni parlamentare reggiana del Movimento 5 Stelle commentando il voto di fiducia svoltosi oggi al Senato.

 

“Come avviene tutto ciò? Tramite i tagli alle intercettazioni informatiche ( iphone, smart phone); fondamentale per un territorio come Reggio Emilia è anche ricordare che è proprio grazie a queste intercettazioni che inchieste su corruzione, riciclaggio, traffici illeciti anche di droga – i cosiddetti reati ‘spia’- si arriva spesso ad individuare le cosche della criminalità organizzata quali mafia, ‘ndrangheta e camorra ” denuncia la deputata M5S riprendendo le posizioni pentastellate espresse oggi al Senato.

 

“Come avverrà tutto questo Saranno escluse le intercettazioni informatiche- ambientali tra soggetti presenti nei luoghi come l’abitazione principale (una casa, un ufficio, una semplice dimora, ecc.) a meno che il Magistrato non abbia la certezza che in quel luogo si stanno compiendo attività criminose. Fino ad oggi il Magistrato poteva usare le intercettazioni davanti al “solo” fondato motivo del compimento di attività criminose, per il futuro occorrerà avere la certezza che si stanno compiendo attività illecite. Ovvero se il Pm non ha sviluppato doti telepatiche si arrangia. Tutte le volte in cui i criminali organizzano una cena a casa di qualcuno di loro non potranno più essere intercettati, perché nessuno avrà la certezza che i loro discorsi siano di carattere illecito. Si tratta di un vero e proprio garantismo per i delinquenti! Questo perverso meccanismo varrà per i reati di corruzione e associazione a delinquere, spaccio di droga e così via” continua la parlamentare pentastellata.

 

“Inoltre i giudici hanno la possibilità di prorogare le indagini per solo tre mesi, dopo di che le loro indagini verranno di fatto cestinate. Una follia” continua Spadoni. “Guarda caso chi è il beneficiario di questi lacci alle indagini sono in primo luogo tutti i “colletti bianchi” del crimine” continua la pentastellata.

 

“Facciamo un altro esempio che possiamo proiettare sul reggianoUna banda che tratta merce rubata, gestisce il traffico di droga, opera furti in abitazioni  non potrà facilmente essere intercettata tramite lo smartphone:  quindi da in lato si aumentano le pene,  ma dall’altro  si toglie ai magistrati e alle forze dell’ordine un preziosissimo strumento per catturare gli appartenenti delle stesse associazioni a delinquere” conclude Spadoni.