Delrio dovrebbe tacere visto che il suo Pd renziano ha partorito leggi incostituzionali come la legge Madia, l’Italicum e i punti della Buona Scuola. Dov’era quando il suo Renzi cercava di stravolgere la Costituzione con una riforma contestata dalla maggior parte dei costituzionalisti? Dov’era quando i suoi deputati dalla commissione affari costituzionali venivano cacciati perché non si piegavano ai diktat del capo Renzi? Dov’era quando Letta e i suoi compari cercavano di modificare l’art 138 della Costituzione offendendo i valori della democrazia costituzionale?
La Costituzione, all’articolo 92, attribuisce al Presidente della Repubblica la facoltà di nominare i Ministri su proposta del Presidente del Consiglio. Non c’è stata nessuna forzatura in questi 80 giorni. Ma tutto ha un limite.
La Costituzione italiana parla chiaro: la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. L’Italia è un paese sovrano, fondatore dell’UE, con un suo orgoglio e una sua storia. Gli italiani il 4 marzo hanno fatto una scelta precisa e se avessero voluto persone piegate ai diktat di Bruxelles e Berlino avrebbero scelto i vari Renzi, Alfano, Letta. Non è stato così, gli italiani vogliono un governo del cambiamento.
Noi vogliamo, come ha detto il dott. Savona, un’Ue diversa, più forte ma più equa. E le nostre politiche andranno in questa direzione. Nel contratto di governo non c’era l’uscita dall’euro, c’era la modifica dei trattati sull’Europa e la rivisitazione di alcune regole europee. Savona che ha fatto il Ministro della Repubblica all’inizio della seconda Repubblica con Ciampi adesso, con il M5S, non va più bene.
Ieri si è sancito il concetto che in Italia puoi fare il ministro anche se sei un condannato, un indagato per mafia o per corruzione ma guai se osi criticare l’Europa. Ci è stato impedito di fare il governo del cambiamento e non perché noi ci siamo intestarditi su Savona, ma perché tutti quelli come lui non andavano bene: chi è stato critico su questi argomenti, non va bene come ministro della Repubblica.
Abbiamo un grande problema in Italia: questa non è una democrazia libera. Il voto degli Italiani è stato totalmente svuotato del suo valore. Mattarella ha impedito un Governo che contava sul voto di 17 milioni di italiani, che aveva la maggioranza, un Presidente del Governo, un contratto e una lista di Ministri. Mattarella si è assunto una responsabilità enorme: ciò che ha fatto non è previsto dalla Costituzione. Serve un Presidente della Repubblica che scelga i cittadini e non le agenzie di rating, le banche e gli interessi tedeschi. La verità è che non ci vogliono al Governo.