DISCARICHE CONTENENTI RIFIUTI PERICOLOSI:

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SANZIONA L’ITALIA, OLTRE 40 MILIONI OGNI SEI MESI. ANCHE IN EMILIA ROMAGNA, UNA DISCARICA DA BONIFICARE.

I CITTADINI NON DEVONO PAGARE LE INADEMPIENZE DEI GOVERNI.

 

Ho firmato la lettera indirizzata dall’ europarlamentare M5S Marco Affronte all’ Assessore Regionale per l’Ambiente e la Gestione Rifiuti, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini.

In questa lettera si sottolineano i passaggi relativi alla sentenza che chiariscono l’obbligo per le Autorità competenti di intervenire con la bonifica delle discariche al fine di eseguirla correttamente e la sanzione semestrale corrispondente alla mancata esecuzione della stessa. 

L’Italia è condannata a sanzioni per non avere dato esecuzione a una sentenza del 2007 della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha constatato l’inadempimento alle direttive sui rifiuti.

Oltre a una somma forfettaria di  40 milioni, la Corte infligge all’Italia, fino al momento in cui avrà dato piena esecuzione alla sentenza del 2007, una penalità di EUR 42 800 000 per ogni semestre di ritardo nell’attuazione delle misure necessarie dal quale saranno detratti EUR 400 000 per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma conformemente a detta sentenza ed EUR 200 000 per ogni altra discarica messa a norma conformemente a detta sentenza.

 La Corte rileva poi che “l’inadempimento perdura da oltre sette anni e che, dopo la scadenza del termine impartito, le operazioni sono state compiute con grande lentezza; un numero importante di discariche abusive si registra ancora in quasi tutte le regioni italiane.”

 Siamo stati condannati per le 198 discariche sparse nel territorio italiano non in regola, da mettere in sicurezza o bonificare, di cui 1 proprio in Emilia Romagna, a San Giovanni Persiceto, Via Samoggia 26 (sito Razzaboni)

 La lista delle discariche abusive censite dall’Unione europea in Italia è saltata fuori solo  grazie a un’azione combinata tra i deputati M5S della commissione Ambiente della Camera e gli europarlamentari è stato fatto un accesso agli atti e abbiamo scoperto il documento.

Il M5S -prima firmataria la mia collega Claudia Mannino-  ha presentato un esposto alla Corte dei conti  per accertare le responsabilità di quello che non è stato fatto da ministri, presidenti di Regione e assessori succedutisi dal 2007 al dicembre 2014.

Per evitare di incorrere in ulteriori sanzioni pecuniarie l’Emilia-Romagna deve portare a termine la messa in sicurezza e/o la bonifica delle discariche oggetto della sentenza entro il 2 giugno 2015 e fornirne prova alla Commissione Europea tramite le Autorità italiane.

Infatti se il governo nazionale ed i vari governi regionali non si adopereranno a bonificare i siti oggetto della sanzione del 4 dicembre 2014, i cittadini saranno costretti a pagare le inadempienze dei governi.

Vigileremo su ogni successiva responsabilità, inclusa quella che potenzialmente è pendente sull’Assessorato dalla giunta regionale PD diretto per il prossimo semestre. Lavoreremo affinché i governi inadempienti rispondano personalmente di danno erariale.

 

Maria Edera Spadoni

Cittadina alla Camera dei Deputati

M5S

Elenco discariche sentenza CGUE