REGGIO EMILIA, 5 luglio – “Il contrasto al caro energia deve essere al centro della strategia del Governo, con l’ultimo provvedimento varato, confluito nel decreto Aiuti, sono arrivate nuove misure per sostenere famiglie e imprese ma è giusto segnalare quello che non funziona. Ancora una volta l’Autorità per l’Energia, per il terzo trimestre dell’anno, ha determinato le tariffe per la tutela facendo riferimento al Ttf, un indice finanziario che ormai non ha più attinenza con la realtà”. Così la deputata reggiana Maria Edera Spadoni insieme ai parlamentari del M5S Zanichelli, Lanzi, Mantovani e Pignedoli.
“Eppure – aggiungono -, grazie a un nostro emendamento al decreto Energia, era stata introdotta una norma che consente all’Autorità di garantire prezzi in bolletta coerenti con i reali costi di approvvigionamento della materia prima. Purtroppo, quindi, i cittadini avranno ancora un prezzo di fornitura del gas indicizzato a un mercato speculativo”.
“E’ singolare quanto successo con l’ultimo decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Non ha trovato posto nel decreto la norma che prevedeva di restituire ai consumatori le eccedenze di chi aveva venduto a un prezzo superiore rispetto al suo reale costo d’importazione. Tuttavia più volte è stato sottolineato quanto sia importante allineare i prezzi al reale costo della materia prima e quindi ancora di più svincolarli dalle quotazioni al Ttf“
“Dopo l’estate ci troveremo a fronteggiare mesi ancora più difficili sul fronte dell’energia e dell’inflazione. Non possiamo soltanto azzerare gli oneri di sistema, trimestre per trimestre. E’ finito il tempo degli interventi emergenziali. Bisogna, invece, mettere in campo misure che consentano di limitare il costo dell’energia in maniera strutturale” concludono.