REGGIO EMILIA, 14 GIUGNO 2022- “Come abbiamo visto è a tutti evidente l’importantissimo contributo che la misura del Superbonus sta dando agli edifici e alla loro riqualificazione, ma non solo pensiamo anche all’occupazione e al ciclo economico. Ad oggi però è stata limitata la possibilità di cessione dei crediti d’imposta, gettando nell’incertezza cittadini e imprese che ora rischiano chiudere. Con un emendamento, a firma Movimento 5 Stelle, al decreto Aiuti interverremo per far ripartire la circolazione dei crediti”, dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi.

“L’obiettivo dell’emendamento è quello di riattivare un meccanismo virtuoso che si inceppato a causa della raffica di modifiche normative imposte in pochi mesi. L’emendamento prevede che i crediti possano formare oggetto di cessioni integrali o parziali di una o più singole annualità, anche successivamente alla prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Inoltre si consente (per le spese sostenute nel 2021) l’utilizzo anche negli anni successivi della quota di credito non fruita entro la fine dell’anno in corso. Si prevede per i crediti oggetto di acquisto successivamente al 1° gennaio 2022 la possibilità da parte dei soli soggetti bancari e assicurativi di un ulteriore utilizzo al termine di ciascun periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022, e non oltre il 31 dicembre 2026, per sottoscrivere le successive emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza non inferiore a 5 anni. Si chiede poi di estendere la possibilità di cedere i crediti alle Pmi che sono clienti degli istituti di credito”, incalzano i pentastellati.

“Questa misura necessita di tali interventi per poter continuare ad esistere nel modo più efficace possibile dandole anche nuovo slancio ed impedendo che i crediti restino impantanati nei cassetti fiscali. Nell’attuale contesto chiediamo inoltre al Governo di convocare un tavolo di confronto che metta insieme Ministeri, Parlamento e tutti gli operatori della filiera per uscire dall’emergenza. Siamo convinti che anche le altre forze politiche seguiranno le nostre indicazioni e che ci sosterranno nell’introduzione di correttivi che saranno in grado di mettere al sicuro imprese e lavoratori che restano bloccati in un limbo di incertezza”, concludono Spadoni, Zanichelli, Mantovani e Lanzi.