M5S: per Mise fondamentale il rispetto delle tempistiche del piano di concordato e impegno per garantire italianità del gruppo nella ricerca partner
ROMA-24 OTTOBRE – “Crisi Ferrarini, al primo punto lavoratori e che il gruppo rimanga in mani italiane”, afferma il deputato pentastellato Davide Zanichelli che questa mattina ha partecipato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, riguardante la crisi del Gruppo Ferrarini in una nota firmata insieme alla Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni. “Proprio ieri, martedì 23 ottobre, era stata fatta una riunione per fare il punto sugli insediamenti produttivi dell’azienda reggiana che ha consentito di avere ben chiara e definita la situazione del gruppo. Nel corso della discussione si è affermato, infatti, non solo che la produzione si sta gradualmente riprendendo, per riuscire ad evadere gli ordini ricevuti, ma è stato fissato il termine per il piano di concordato per il 23 dicembre. Ciò non ha escluso che la definizione di tale piano possa essere anticipata, così come s’è raccomandato dal Ministero, che ha fatto chiaramente intendere come il rispetto delle tempistiche sia fondamentale per assicurare risultati concreti”, continuano Zanichelli e Spadoni. “La nostra presenza all’incontro di stamattina è per dare un concreto sostegno ai lavoratori che sono giustamente preoccupati dell’azienda e della realtà occupazionale che va preservata. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha espressamente auspicato che la proprietà dell’azienda rimanga italiana, così come anche gli stabilimenti già in uso. La partnership economico/finanziaria italiana garantirebbe così il giusto interesse e valore delle eccellenze agro-alimentari territoriali. Per questo daremo il nostro sostegno affinché venga tutelata non solo l’italianità del marchio Ferrarini, ma vengano tutelati in primis i lavoratori che lavorano e danno energia a questa azienda”, concludono Zanichelli e Spadoni.