REGGIO EMILIA, 27 GENNAIO 2022- “La Giornata della Memoria è una ricorrenza che ci ricorda l’effetto terribile legato a qualsiasi forma di discriminazione. Il mio pensiero va a tutti coloro che, in qualsiasi parte del mondo, vengono discriminati solamente per il fatto di appartenere ad etnie e a religioni considerate diverse. Non solo, penso anche alle discriminazioni di genere, quelle sulla base dell’orientamento sessuale, sulla disabilità e sull’età. Ogni giorno abbiamo il dovere morale di mantenere viva la memoria di quei terribili anni e dello sterminio condotto dalla Germania nazista, a cui prese parte anche l’Italia fascista” dichiara la Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni e deputata del MoVimento 5 Stelle.
“La comunità ebraica di Reggio Emilia fu sostanzialmente cancellata dalla guerra: la fuga dalle leggi razziali, la deportazione del 1943 ed i bombardamenti, falcidiarono un gruppo già esiguo. Reggio Emilia, non dimentichiamo, è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita della medaglia d’oro al valor militare il 1º aprile 1950, per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale: partiamo dunque dalla nostra città per continuare a insistere sui valori di inclusione, di non discriminazione, del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza e dello Stato di diritto” continua.
“Affinché non si arrivi ad un assopimento delle coscienze è fondamentale tenere a mente che la Shoah fu il frutto di una precisa cultura ed educazione fortemente voluta e creata dal regime nazi-fascista. Il ricordo di questa giornata- aggiunge- deve essere soprattutto di lezione per tutti coloro che, nel presente, si rendono ancora autori di orrori e violenze indiscriminate nel mondo. Penso con dolore all’aggressione, avvenuta a Livorno, ad un ragazzo di dodici anni perché ebreo a cui va tutta la mia solidarietà”
“Noi, in qualità di rappresentanti delle Istituzioni, dobbiamo dare messaggi che non fomentino l’odio razziale e la paura dell’altro. Non solo, dobbiamo insistere sulla cultura e sull’educazione; partiamo dai giovani per creare messaggi di pace. Non dimentichiamo mai, la memoria è il pilastro della democrazia” conclude Spadoni.

