Chi vuole trasparenza è il primo a doverla fare nei confronti degli altri. Trovo quindi giusto e doveroso che il Corriere della Sera controlli le mie spese tramite il sito www.tirendiconto.it. Lo può fare, perché siamo gli unici parlamentari a fare questo servizio di trasparenza verso i cittadini. Nella speranza che ora lo stesso cronista richieda altrettanta trasparenza nei confronti di tutti i parlamentari degli altri partiti (che non rendicontano le loro spese e non restituiscono né tagli stipendi né eccedenze) ritengo doveroso puntualizzare che la mia nota rimborsi mensile da inizio legislatura è già stata ridotta in partenza.

Questo perché volontariamente ho rinunciato (era una delle poche rinunce possibili) all’opzione “rimborsi forfettari taxi e trasporti cittadini” che ammonta a 1.107,9 euro mensili. Questa cifra non mi viene quindi corrisposta (per questo non risulta neanche in www.tirendiconto.it ) e le eventuali spese di taxi e trasporti locali le taglio direttamente da quanto ricevo in diaria.

In questo modo da inizio legislatura a maggio 2015, per questa voce ho lasciato al bilancio della Camera e fatto risparmiare 32.129 euro che si vanno ad aggiungere alle restituzioni che relative a quel periodo ammontano a 65.830 euro. In totale 97.959 euro restituiti e risparmiati da marzo 2013 a maggio 2015.
Inoltre erroneamente nell’articolo vengono attribuite a diaria, spese che invece sono per le mie due collaboratrici e rientrano nella voce “spese per esercizio di mandato”.

Resto a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento su ogni spesa. Buona trasparenza a tutti e per tutti.

Ps: qui un articolo di “Prima Pagina”…giusto per… “trovare le differenze”!