Stamattina ho incontrato, alla Camera dei Deputati, i rappresentati di Confimi Industria; tra le tante cose abbiamo parlato della riduzione del cuneo fiscale, del credito alle imprese, della semplificazione normativa, della sburocratizzazione e del codice degli appalti.

Ho raccolto le loro proposte riassunte in dieci punti e al contempo ho rassicurato che il Governo e il Parlamento stanno lavorando e si impegneranno sia nel contrastare il precariato e tutelare le giovani generazioni, sia contestualmente nell’abbassare il costo del lavoro per gli imprenditori.

A proposito delle delocalizzazioni ho sottolineato a Fabio Ramaioli, direttore Confimi Industria, il fatto che vogliamo una “globalizzazione intelligente” che tenga insieme da un lato le opportunità offerte dal commercio mondiale e dalle nuove tecnologie e dall’altro la tutela di alti livelli occupazionali e della produzione interna ai singoli Stati.

Ho fatto presente come, all’interno del Decreto Dignità è prevista la  semplificazione per le imprese: lo Stato e i precedenti governi hanno utilizzato i titolari di impresa  proprio come dei bancomat, togliendo loro la liquidità e chiedendo spesso pagamenti anticipati per fare cassa.

Inoltre, sempre all’interno del Decreto, si vuole l’abolizione dello split payment per le partite Iva. E’ prevista una tregua sullo spesometro dal momento in cui vi sarà un ultimo adempimento a febbraio e poi scompare. Si vuole infine disattivare il redditometro.

 

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