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Pretendiamo di sapere: la tipologia, la quantità, il valore delle armi inviate in Egitto nel 2014 e i destinatari e/o gli utenti finali di tali esportazioni; quale sia stata la valutazione alla base dell’autorizzazione all’esportazione in considerazione delle decisione del Consiglio dell’Unione Europea dell’agosto 2013 e dell’esportazione avvenuta nel giugno del 2015 di oltre 1.236 fucili spediti dalla provincia di Urbino; in merito ai materiali militari, quale sia nel dettaglio, sempre alla luce della decisione del Consiglio dell’Unione Europea, la quantità, il valore e la tipologia dell’autorizzazione rilasciata dal Ministero Affari esteri  nel 2014 di materiali e sistemi militari; in merito ai sistemi di controllo e di intercettazione se questi rientrano tra i “materiali militari” e quindi sottoposti alle autorizzazioni della legge 185/1990.

Questa l’interrogazione da me presentata e firmata dalle Commissioni M5S Affari Esteri e Difesa della Camera dei Deputati.

Il Consiglio dell’Unione europea, nell’agosto del 2013, condannando con la massima fermezza tutti gli atti di violenza, decise di sospendere le licenze di esportazione verso l’Egitto per qualsiasi attrezzatura che potrebbe essere usata a fini di repressione interna. Malgrado fosse stata adottata questa disposizione in ambito europeo, l’Italia ha continuato a inviare armi in Egitto, nonostante le pesanti violazioni dei diritti umani operati dalle autorità egiziane.

Vogliamo chiarezza.

Qui il testo: http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/12112&ramo=CAMERA&leg=17

Maria Edera Spadoni