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Italia- Perù: sì al rispetto degli accordi nella cooperazione nel campo della difesa e sicurezza, no ai diritti umani. È questa la situazione attuale. Italia e Perù, già firmatari nel 2010 di un Memorandum di cooperazione nel campo della difesa e sicurezza e dei materiali per la difesa, da oggi sono più vicini. Lo scorso marzo, con la visita del Ministro Pinotti, è stato confermato l’interesse a consolidare ogni iniziativa di formazione e addestramento del personale militare peruviano negli Enti e Istituti italiani. Quando si tratta però di diritti umani, voltano le spalle ai nostri cittadini. “In Perù minori peruviani residenti, spesso in possesso della doppia cittadinanza e quindi a loro volta italiani, sono separati dai genitori italiani che non possono permanere nel paese. Per il genitore straniero di minore residente, il permesso di soggiorno per motivi familiari è previsto dalla legislazione italiana, ma non da quella peruviana. L’unico modo è trovare un impiego fisso. La situazione quindi si complica. Un caso che ci è stato segnalato è quello del signor Andrea Foco e della figlia Carolina Adriana” affermano i deputati del MoVimento Cinque Stelle della Commissione Affari Esteri. “ Il signore in questione ha denunciato la violazione dei diritti umani all’Ambasciata d’Italia a Lima, ma vanamente. La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è stata firmata e ratificata sia dal nostro Governo che da quello peruviano”. Nessuna risposta dal MAECI. Nessuna risposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Abbiamo per questo presentato un’interrogazione a prima firma Spadoni sia al Ministro Gentiloni che al Presidente del Consiglio”.