Un altro passo avanti verso la parità di genere!

Il mio ordine del giorno sulla Legge di Delegazione Europea, rispetto ai “Principi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva (UE) sui servizi di media audiovisivi”, è stato approvato!

La direttiva mira a proteggere il grande pubblico dall’istigazione all’odio, alla violenza e al terrorismo, salvaguarda lo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori anche attraverso un trattamento dei loro dati personali adeguato; sottolinea l’importanza di rendere accessibili i contenuti audiovisivi ai soggetti con disabilità in particolare visiva o uditiva come tutela del diritto ad una vita sociale e culturale integrata.

Considerando la particolare influenza che i servizi di media audiovisivi esercitano sul modo in cui il pubblico forma le proprie opinioni, ritengo indispensabile che il contenuto dei servizi debba rispondere ai valori su cui si basa la nostra democrazia fra cui anche la tutela della parità di genere!

Ricordo che la lotta agli stereotipi di genere è inserita nella tabella di marcia che definisce le priorità della nuova strategia 2020-2025 presentata a marzo 2020 dalla Commissione Europea.

All’interno del “Piano Colao” tra le “Iniziative per il rilancio dell’Italia 2020-2022” redatto dal Comitato di esperti in materia economica e sociale, è inserita la promozione, anche attraverso incentivi, di prodotti audiovisivi per il grande pubblico, che divulghino una figura femminile non stereotipata in famiglia, sul lavoro, nella società.

Vista la significativa influenza che i media svolgono su ragazze e ragazzi e sulla percezione che essi hanno delle proprie abilità e direzioni che possono intraprendere, attraverso il mio ordine del giorno ho considerato fondamentale richiedere al Governo l’impegno a valutare l’opportunità di promuovere messaggi e modelli positivi della figura femminile slegati dai vecchi stereotipi di genere attraverso i contenuti audiovisivi.

Gli stereotipi come sappiamo, diffondono atteggiamenti dannosi rispetto alla posizione delle donne, perpetuano le discriminazioni, la mercificazione sessuale e la violenza di genere.

Basta stereotipi femminili!

I media devono prendersi la responsabilità e l’impegno di diffondere contenuti che sappiano tutelare la figura della donna, prevenire la violenza di genere e sostenere con forza la promozione della parità di genere.

Avanti così!