Reggio Emilia, 26 luglio 2017– “Marchi (PD) ha affermato che la legge sui vitalizi altro non è che una  ‘macelleria sociale, di ingiustizia verso gli ex parlamentari’  e che ‘Il precedente potrebbe essere pericolosissimo perché il ricalcolo della pensione andrebbe esteso a tutte le professioni. Ecco perché sarebbe una macelleria’.   A queste affermazioni rispondo che la ‘macelleria’  è garantire ancora privilegi ad una classe già privilegiata. Non l’abolizione dei vitalizi. Si deve vergognare a parlare di macelleria sociale quando il Governo è arrivato al tagliare 422 milioni al Fondo sanitario a partire dall’approvazione del Patto della Salute 2014-2016: questa è la vera macelleria sociale” dichiara la parlamentare reggiana M5S Maria Edera Spadoni.

La battaglia anti-vitalizi che ora Richetti (PD) si vuole intestare, iniziò a livello regionale nel 2010 grazie al MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna e in maniera parallela in Piemonte e Lombardia (con legge popolare). Nell’ottobre 2010 in Emilia Romagna il testo base fu proprio la bozza pentastellata; questa proposta poi si arenò (capogruppo Pd era Monari ora condannato dalla Corte dei Conti a risarcire mezzo milioni di euro). Richetti fu coerente – con diversi svarioni vedi emendamenti abolizionisti bocciati alla Camera- ma decisiva nello sbloccare la situazione a livello regionale fu l’azione politica del M5S che per arrivare ai primi risultati tra il 2012 e il 2013 raccolse quasi 6.000 firme su una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare. A questa proposta lavorarono con grande dedizione i reggiani Ivan Cantamessi e Davide Valeriani” continua la deputata.

“Inoltre la posizione del MoVimento 5 Stelle è netta e non è mai cambiata: ai parlamentari deve essere applicato lo stesso trattamento pensionistico dei comuni cittadini, ossia la legge Fornero. Ed è quello che abbiamo proposto con un emendamento alla legge Richetti sui vitalizi. I parlamentari del Pd, che si confermano una casta, invece vogliono tenersi il trattamento privilegiato che c’è adesso e che gli consente di andare in pensione prima rispetto alle persone normali. La legge Fornero vogliono applicarla solo a partire dalla prossima legislatura” incalza Spadoni. 

Non dimentichiamo che Marchi ha votato contro la proposta M5S di abolire la “pensione agevolata” già da questa legislaturaMarchi proprio in questo momento sta ritirando gli emendamenti al testo Richetti che lui stesso aveva presentato; avrà probabilmente paura delle reazioni del suo partitone e di non essere rieletto al prossimo giro. Ritira i suoi emendamenti pur di non votare in dissenso al suo gruppo. E’ questa la coerenza politica di cui si vanta? I cittadini alle urne non dimenticheranno tutto questo” conclude Spadoni.