“L’attività delle mafie riguarda anche il Nord Italia e altri Paesi UE. Per questo bisogna aumentare la collaborazione tra le magistrature e le polizie europee. Lo dimostra la confisca del patrimonio dei fratelli Sarcone, luogotenenti del boss della ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri, oggetto dell’indagine “Aemilia”. La Direzione investigativa antimafia di Firenze, in raccordo con quella di Bologna, ha sequestrato beni per circa 13 milioni di euro, comprendenti conti bancari, anche in Bulgaria e Romania, quote societarie e imprese all’estero”, hanno detto la vicepresidente della Camera on. Maria Edera Spadoni, l’europarlamentare Sabrina Pignedoli, e l’on. Stefania Ascari, membro della Commissione parlamentare antimafia.

“I beni sequestrati dai carabinieri si trovano nelle province di Reggio, Modena, Parma, Perugia e Crotone, ma il raggio d’azione della cosca era ben più ampio. Di ieri anche la confisca di mezzo milione di beni all’imprenditore Pasquale Brescia, per i magistrati legato ai clan”, hanno proseguito le tre deputate del M5S.

“Nonostante questa buona notizia, dobbiamo perseverare. La presenza delle mafie al Nord, a lungo sottovalutata, è ormai un fatto evidente. Serve un maggior coinvolgimento degli altri Paesi della UE, e per questo continuiamo a lavorare a Bruxelles e in Italia come parlamentari del MoVimento 5 Stelle”, hanno concluso Spadoni, Pignedoli e Ascari.