IREN: IL M5S , DA REGGIO A TORINO PASSANDO PER GENOVA E PIACENZA, SI SCHIERA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEI BENI COMUNI VOLUTA DAL PD
Il voto maggiorato è in realtà un trucco delle tre carte con il quale si illude di mantenere e preservare la proprietà pubblica, ma in realtà si accelera solo la privatizzazione dei beni comuni. La proprietà pubblica diventerà di fatto minoritaria.
Tutto il M5S, di Torino, Genova, Reggio Emilia, Piacenza ha votato contro questa modifica .Il voto maggiorato è un meccanismo truffaldino nel quale si dà agli enti locali e ai cittadini l’illusione di mantenere il controllo pubblico sulle partecipate mentre in realtà ci si avvia ad una privatizzazione e ad un controllo guidato solo da interessi finanziari e di borsa.
La gestione dei nostri beni comuni nei fatti ,verrebbe inoltre effettuata da chi non ha alcun legame con il territorio e non ha alcun interesse per le città e i cittadini essendo vincolato solo a logiche economiche e finanziarie.
Iren – che di fatto utilizza le nostre bollette come un bancomat- ha imparato a fare affari nel corso degli anni gestendo, per esempio, l’acqua che invece è un monopolio naturale.
Ciò che è successo in Consiglio comunale:
Lunedì 4 aprile in Consiglio a Reggio Emilia il PD non si è degnato di rispondere alle nostre domande rispetto a una modifica dello statuto nel quale non si parla più di un minimo di azioni per i soggetti Pubblici, ma se ne parla nei patti parasociali in scadenza fra tre anni.
Un PD che non ha voluto rispondere nemmeno quando abbiamo obiettato che al concetto di Soggetti Pubblici viene affiancato, nel nuovo statuto, quello di “organismi di diritto pubblico” .
Cosa significa questo? Si apre al controllo di organismi tipo la Cassa Depositi e Prestiti? Tipo altre maxiutilities?
Per toglierci ogni dubbio sul fatto che abbiamo ragione, il Pd ha votato contro al nostro emendamento nel quale chiedevamo che il controllo di IREN dovesse rimanere in mano allo Stato, alle Regioni o ai Comuni.
Certamente chi ha riscritto lo Statuto di IREN ha già in mente una pista da seguire.
La stessa pista che richiede anche l’inserimento nello Statuto dell’aumento di capitale delegato, che consentirà al Consiglio di Amministrazione con pieni poteri di accelerare su aggregazioni e maxi utility.
Come al solito, soldi, potere e lobby: qualcuno uscirà da questo politicamente rafforzato e con tante possibilità in più di far carriera.
Come al solito sulle spalle del cittadino.
Maria Edera Spadoni, Cittadina alla camera dei Deputati, M5S
Alessandra Guatteri, Consigliere comunale Reggio Emilia M5S
Federica Daga, Cittadina alla Camera dei Deputati, M5S