Oltre 700 cittadini in piazza silenziosi ed educati con i comitati, non “contro i profughi” come qualcuno vuol far erroneamente passare, ma per fare semplici domande al Sindaco Vecchi. Reggio secondo gli accordi doveva ospitare 427 richiedenti asilo , sono diventati 1095. Quanti sono veri profughi di guerra o che fuggono da dittature? Quanti di questi invece sono migranti economici arrivati qui in maniera clandestina? lo vedremo tra 2 anni. Se non verrà riconosciuto loro lo status di profugo, verranno realmente espulsi come prevedono le leggi? Che conseguenze sociali avrà questa scelta? Con che cosa vivranno questi clandestini se non verranno espulsi? Cadranno nelle mani della criminalità aggravando le tensioni sociali nei quartieri? Perché tutto questo? Chi ci guadagna? Non certo i richiedenti asilo realmente profughi di guerra o perseguitati dalle dittature.
Un anno fa il consiglio comunale di Reggio Emilia approvò una mozione del Movimento 5 Stelle per far sì che il gruppo di lavoro sul tema dei richiedenti asilo che riunisce tutti gli attori coinvolti ( Cooperative, Parrocchie, Comitati, forze dell’ordine etc) informasse il Consiglio Comunale. Non è mai avvenuto!
La mancanza di risposte e trasparenza non aiuta una seria politica dell’ accoglienza cui la comunità di Reggio non si vuole sottrarre. Come è inaccettabile che vuole strumentalizzare a fini xenofobi la richiesta di trasparenza di sette Comitati (che hanno più volte preso le distanze da chi vuole mettere il cappello alle loro azioni con intenti razzisti o xenofobi), è altrettanto inaccettabile il comportamento di demonizzazione di consiglieri comunali (Lusenti, De Lucia) o assessori come Sassi che dipingono semplicisticamente come ‘razzisti’ centinaia di semplici cittadini. Cittadini legittimamente preoccupati della vita sociale nei loro quartieri, che chiedono solo trasparenza e non si sottraggono al dovere dell’accoglienza. Ma con buonsenso e trasparenza. Quella piazza e ci riferiamo ai tantissimi semplici cittadini arrivata dai loro quartieri, da Reggio Est a Santa Croce a via Roma e zone limitrofe non va demonizzata, ma ascoltata.
Chi è eletto nelle istituzioni deve ascoltare i cittadini. Ascoltare i cittadini dei comitati dei quartieri che subiscono le scelte calate dall’alto dell’amministrazione, come ascoltare chi vuole fare accoglienza senza farla diventare un business. Ascoltare entrambi, non solo una parte che fa politicamente comodo, perché è quella guarda caso legata ad un mondo, quello cooperativo, vicino all’amministrazione.
Questo è il dialogo. Non mettere la testa sotto la sabbia e far finta che a Reggio Emilia tutto vada bene.
Ivan Cantamessi, Alessandra Guatteri, Norberto Vaccari, Gianni Bertucci, Silvia Incerti, Paola Soragni – consiglieri comunali Movimento 5 Stelle Reggio Emilia
Maria Edera Spadoni, cittadina alla Camera dei Deputati MoVimento 5 Stelle