Il caso è emblematico. Non vogliamo spegnere i riflettori sull’ affidamento dei lavori della scuola media di Montecchio Emilia.
A marzo 2014 Mauro Caldini, Consigliere Movimento 5 Stelle, ha depositato un’interrogazione sulla ristrutturazione della scuola affidata ad una ditta senza certificato antimafia, dopo che la stessa ditta aveva abbandonato il cantiere.
Dopo l’ inchiesta di Cortocircuito- web-tv e giornale studentesco indipendente di Reggio Emilia- si è riacceso il caso e, a tal riguardo, ho depositato un’ interrogazione in Parlamento.
In Consiglio comunale Caldini ha chiesto, secondo quello che prevede il regolamento, di fare una dichiarazione proprio su questa questione: il presidente del Consiglio e la maggioranza hanno impedito al nostro consigliere di parlare, nonostante il regolamento vigente lo preveda chiaramente. Un altro plauso all’ atteggiamento antidemocratico del Pd.
Ma Il M5S non molla. Pochi giorni dopo, venerdì 3 ottobre, sempre Caldini -previa richiesta ufficiale inviata al Segretario Comunale e protocollata presso il Comune – ha verificato i fascicoli inerenti i lavori e ha scoperto che, per la ditta subappaltatrice, NON E’ PRESENTE né la richiesta da inviare alla Prefettura competente, né tanto meno il Certificato Antimafia .
In base a quanto disposto dal D.Lgs. 159/2011 entrato in vigore il 13.02.2013 ( data antecedente alla stipula dei sub contratti tra Saedil e Russo Srl) l’ acquisizione dell’ informativa antimafia deve essere acquisita PRIMA di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e i subcontratti il cui valore sia superiore a 150.000 euro.
Il Pd invece cosa ha affermato davanti ai cittadini? Che non serviva il certificato antimafia perché c’era la dicitura nulla osta sulla visura camerale in sede di aggiudicazione d’ appalto e che tale documentazione equivale all’ informativa antimafia (!)
Pieno appoggio da parte mia all’ ottimo lavoro fin qui svolto dal M5S Montecchio Emilia.
Chi invece mente è corresponsabile di un sistema colluso e prima o poi dovrà risponderne
Maria Edera Spadoni
Cittadina alla Camera dei Deputati