La nascita della Mediopadana ha innescato tante problematicità legate al caos urbanistico dell’area nord di Reggio: questo manufatto architettonico è costato lacrime e sangue ai cittadini. Ora la società Autostrade per l’ Italia vuole costruire una quarta corsia -attualmente ferma a Modena Nord- nel tratto che passa da Reggio, prevedendo la costruzione di un nuovo casello dell’autostrada. Ma perché costruire a circa 800 metri dal casello di Reggio Emilia -realizzato meno di 10 anni fa e non ancora completamente terminato- un nuovo casello? Che interessi ci sono sotto?
Società Autostrade, che si prenderà a carico le spese di costruzione , ha le idee chiare: costruire un parcheggio a due piani -che gestirà con tariffe da parcheggi aeroportuali per rientrare velocemente dall’investimento – e una parte di attività commerciali.
Per la costruzione serviranno ettari di terreno: allora scenderà in campo il Comune visto che, la società Autostrade, non vuole avere problemi di espropri. Il Comune cercherà una trattativa con i proprietari privati di quei terreni: per invogliarli a cederli c’è solo il sistema di garantir loro nuove possibilità edificatorie su altri terreni di loro proprietà, attualmente agricoli.
Quindi continuare a costruire e a cementificare tutta l’ area circostante.
Non dimentichiamoci che gli appetiti sono tanti: alti sono i rischi d’ infiltrazioni mafiose.
Insomma: si sta tralasciando tutto quello che può essere legato al trasporto pubblico per favorire costruttori, progettisti per nulla interessati alle problematiche dell’ambiente e dell’inquinamento di Reggio Emilia. Mi impegno a far sì che il Movimento 5 stelle rimanga vigile su quest’affare che al solito vede protagoniste lobby senza scrupoli.
Maria Edera Spadoni
Cittadina alla Camera dei Deputati
Movimento 5 Stelle