REGGIO- 6 MAGGIO- “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato il via libera alla sperimentazione nelle città italiane dei monopattini elettrici e di tutti i mezzi di micromobilità elettrica, quali hoverboard, segway, monowheel. Anche nel reggiano potranno circolare in ambito urbano, previa delibera ad hoc del Comune di riferimento, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. La sperimentazione, che dovrà essere chiesta dalle singole città entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento del Mit, potrà durare minimo un anno e massimo due anni”, lo affermano in una nota i parlamentari pentastellati Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi.
“Nel dettaglio il decreto stabilisce che i monowheel e gli hoverboard sono ammessi solo nelle aree pedonali e a velocità inferiori a 6 km/h. Nelle aree pedonali potranno circolare anche i segway ed i monopattini ma sempre entro i 6 km/h. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h, a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i mezzi devono essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti.
La nostra Regione e in particolare la provincia di Reggio è un territorio che da sempre mostra una particolare attitudine a sperimentare, ad aprirsi a strade nuove e all’innovazione. Stiamo lavorando – continuano i parlamentari- anche con i nostri nuovi consiglieri comunali affinché possano attivarsi immediatamente per iniziare la sperimentazione, secondo le indicazioni contenute nel decreto, e proporre opportune modifiche, fin dai primi consigli comunali, per effettuare adeguamenti sulla mobilità micro elettrica nei propri comuni. Sarà necessario, infatti, disporre di aree e infrastrutture in cui i monopattini elettrici potranno circolare con adeguate modalità operative e zone della sosta. Naturalmente dovrà essere attivato e predisposto anche un apposito bando per la selezione degli operatori interessati a gestire questo servizio”.
“I Comuni che avvieranno la sperimentazione dovranno, infine, disporre di una campagna di informazione della sperimentazione in atto nel proprio territorio, in corrispondenza di infrastrutture di trasporto, ricadenti nel proprio centro abitato, destinate allo scambio modale quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e autostazioni”, concludono Spadoni, Zanichelli, Mantovani e Lanzi.