REGGIO EMILIA, 8 SETTEMBRE 2022 – “Siamo sempre stati e restiamo dalla parte di chi non ce la fa, di chi non ha voce. Grazie al reddito di cittadinanza oltre 1 milione di persone sono riuscite a superare la soglia di povertà. È incredibile che di fronte a questi numeri e con i rincari di prezzi e tariffe che nei prossimi mesi costeranno oltre 700 euro a famiglia, ci siano partiti di destra e di sinistra che vogliono cancellare una misura di dignità voluta dal MoVimento 5 Stelle”, dichiarano in una nota la Vice Presidente Maria Edera Spadoni insieme ai parlamentari e candidati del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi.
“Oggi non solo vogliamo presentarvi il programma politico del Movimento 5 Stelle sul welfare ma anche smontare tante delle bufale pubblicate in queste settimane sul reddito di cittadinanza.
Vediamone alcune: ACCUSA: con il reddito di cittadinanza si danno soldi alla gente perché non lavori; 2 percettori di reddito di cittadinanza su 3 non possono lavorare perché minori (700mila), disabili (200mila) e anziani; il restante terzo ha un’occupabilità scarsa a causa di un tasso di scolarizzazione basso: il 72% non va oltre la terza media. Il 46% dei percettori del reddito di cittadinanza sono “lavoratori poveri” che prendono il sussidio a integrazione dello stipendio. Tra gli idonei al lavoro, il 30% ha sottoscritto almeno un contratto. ACCUSA: il reddito di cittadinanza invoglia i giovani a stare sul divano; solo 2 percettori di reddito di cittadinanza su 10 sono under35.
ACCUSA: il reddito di cittadinanza è il più grande spreco di soldi pubblici; un rapporto della Guardia di Finanza diffuso a ottobre 2021 ha stimato in 15 miliardi di euro le truffe compiute in Italia fra gennaio 2020 e il 30 settembre 2021: dagli illeciti negli appalti pubblici ai falsi invalidi. Solo lo 0,8% dell’intera somma riguarda il reddito di cittadinanza. ACCUSA: il reddito di cittadinanza crea lavoro nero; secondo l’Istat, nel 2019, primo anno di applicazione del reddito di cittadinanza, le unità di lavoro irregolare sono calate di oltre 57mila casi rispetto all’anno precedente”, incalzano i pentastellati.
“COSA PROPONE IL M5S PER I LAVORATORI E PER IL WELFARE:
SALARIO MINIMO di 9 euro lordi l’ora per dire stop alle paghe da fame e dare dignità ai lavoratori che oggi percepiscono di meno. CONTRASTO DEL PRECARIATO, quindi rafforzamento delle misure del decreto dignità per mettere i lavoratori, in particolare i giovani, in condizione di sviluppare progetti di vita agevolando i contratti a tempo indeterminato. STOP A STAGE E TIROCINI GRATUITI, prevedere un compenso minimo per i tirocinanti e il riconoscimento del periodo di tirocinio ai fini pensionistici. STABILIZZAZIONE DI ‘DECONTRIBUZIONE SUD’ per proteggere e creare nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno.
UN NUOVO STATUTO DEI LAVORI, DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI PER GARANTIRE A DIPENDENTI E AUTONOMI GLI STESSI DIRITTI E LE STESSE TUTELE. RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN SENSO UNIVERSALE, anche per autonomi, partite iva, liberi professionisti e per le nuove tipologie di lavoro. RAFFORZAMENTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA, con misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive e monitoraggio delle misure antifrode. RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO A PARITÀ DI SALARIO, con sperimentazione di una riduzione dell’orario di lavoro soprattutto nei settori a più alta intensità tecnologica. Le imprese che aderiscono al programma ottengono esoneri, crediti di imposta e incentivi aziendali per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche e nuovi macchinari.
RIFORMA DELLE PENSIONI evitando il ritorno alla Legge Fornero, attraverso l’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi e usuranti e attraverso meccanismi di uscita flessibile dal lavoro. RAFFORZAMENTO DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E ISTITUZIONE DI UNA PROCURA NAZIONALE DEL LAVORO. È ora di stare dalla parte giusta”, concludono Spadoni, Zanichelli, Mantovani e Lanzi.


In Italia ci sono milioni di false pensioni di invalidità e pubbliche, ma quelle non disturbano i geni della demenza politica. Così come ci sono milioni di cassaintegrati,alcuni da molti anni molti dei quali lavorano in nero, ma anche in questo caso tutto a posto… Insomma, l’unica colpa è destinata a quelli che percepiscono il RdC voluto a suo tempo anche e soprattutto dalla Lega che poi ha fatto voltagabbana. Se l’Italia è un paese normale!!!