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Il MoVimento Cinque Stelle pretende trasparenza anche su questo.

Qualche giorno fa ci è arrivata una segnalazione su un bando profit in Egitto su cui indagheremo.
Il coinvolgimento delle imprese, del settore privato profit e del sistema delle piccole e medie imprese italiane, è uno degli aspetti più innovativi della nuova cooperazione italiana alla sviluppo. Fra i bandi profit, presenti sul sito ufficiale dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) del 17 gennaio 2016, rientra l’Egyptian Holding Company for Silos and Storage. Oltre 100 milioni di dollari risultano allocati da parte del Governo italiano in favore di quello egiziano, come si può leggere da alcune pubblicazioni ufficiali del «Ministry of international cooperation» in Egitto, nell’ambito del programma di conversione del debito, definito tra Italia ed Egitto risalente al 2012 (Italian-Egyptian Debt Swap Program). Il Ministero beneficiario del finanziamento, ovvero il Ministry of supply and internal trade, nell’agosto 2016 è rimasto implicato in uno scandalo nazionale a causa di una frode di grandi dimensioni per vari milioni di dollari perpetrata sulle forniture di grano, a seguito del quale il Ministro titolare di suddetto Dicastero è stato costretto a dimettersi. Si tratta dello stesso Ministero che ha beneficiato di quanto stabilito nel memorandum d’intesa firmato al Cairo nel 2015, relativo al programma di conversione del debito, definito tra Italia ed Egitto. Sul sito aics.gov.it, selezionando «Bandi profit» sotto la voce «Opportunità», nell’elenco di tutti i bandi emessi dal gennaio 2016 a oggi si trova indicato in fondo all’elenco il bando sopra citato; tuttavia, il link non risulta attivo, mentre tutti gli altri risultano apribili.  E’ ormai chiaro come l’attività dell’Agenzia per lo sviluppo in Egitto non sia stata minimamente influenzata da alcuni avvenimenti, anche gravi, accaduti in Egitto, non ultimo il caso della tragica morte di Giulio Regeni.

Per questo ho chiesto al Ministro Alfano per quali ragioni non sia possibile reperire informazioni dal sito dell’Aics sullo stato del bando di gara in questione e come siano stati utilizzati i 100 milioni di dollari stanziati.

Vogliamo trasparenza!

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