BOLOGNA – «Bene le innovazioni portate in campo di sburocratizzazione e di impulso agli investimenti e alla realizzazione di infrastrutture. E siamo contenti che il Presidente del Consiglio Conte abbia citato anche la ferrovia Pontremolese per il commissariamento, il cui raddoppio è strategico per diversi punti di vista, esattamente come il parlamento ha dimostrato approvando l’emendamento che abbiamo presentato per anticipare e aumentare i fondi per il raddoppio»: lo dichiarano i deputati Emiliano-Romagnoli del Movimento 5 Stelle Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Stefania Ascari, Alessandra Carbonaro, Carlo De Girolamo e i senatori Gabriele Lanzi, Maria Laura Mantovani e Michela Montevecchi. .

«Ma ci teniamo a rimarcare che l’Emilia-Romagna ha bisogno di una definizione delle infrastrutture strategiche all’insegna della sostenibilità e della lungimiranza, che veda al primo posto la mobilità sostenibile al servizio delle persone e che tenga alla larga i meccanismi che portano le priorità infrastrutturali limitatamente agli interessi della sola realizzazione. Dobbiamo ricordarci che siamo in una delle zone più inquinate d’Europa e del Pianeta e va incentivata la mobilità sostenibile».

«Per questo riteniamo prioritaria la manutenzione dell’esistente, prima della costruzione e dell’occupazione di suolo in un territorio fragile dal punto di vista del dissesto idrogeologico».

«Quindi lanciamo un messaggio alla Ministra De Micheli in vista della redazione del piano delle priorità per l’Emilia-Romagna. Ben venga il potenziamento della rete ferroviaria nazionale e locale sul solco del raddoppio della Pontremolese, così come auspichiamo un ampliamento del piano per la manutenzione e sostituzione delle infrastrutture sul bacino idrico del Po per i manufatti arrivati a fine vita così come auspichiamo l’avvio immediato della progettazione di fattibilità della E45-SS3 Bis Orte-Ravenna nel tratto romagnolo, la velocizzazione dei cantieri già aperti, la riapertura della ex 3-bis Tiberina, interrotta al traffico ormai da 20 anni, nonché l’intera messa in sicurezza di un’importante arteria stradale quale è la #E45».

«Ma per quanto riguarda l’asse Tirreno-Brennero è da preferirsi il prolungamento del collegamento ferroviario all’autostrada, vista la politica nord-europea per quanto riguarda la mobilità delle merci. Analogamente per l’autostrada regionale Cispadana opera sproporzionata rispetto alle esigenze. Serve invece un serio piano di interventi sulle direttrici esistenti, per far sì che le infrastrutture esistenti nel bacino emiliano-romagnolo siano gestite con lungimiranza prediligendo l’arrivo alle realtà turistiche romagnole tramite l’alta velocità ferroviaria».

«Per questo lanciamo un messaggio al Ministro De Micheli, alla quale ricordiamo che siamo a disposizione per una larga condivisione delle priorità per la nostra regione al fine di rendere efficace e sostenibile l’azione di governo».