Reggio Emilia, 21 ottobre 2020
“La non costituzione del reato, relativo ad un palpeggiamento avvenuto ai danni di una minorenne, sancita dalla sentenza apparsa ieri sui quotidiani locali può disincentivare a nostro parere, le future denunce da parte delle donne e, in casi come questi, anche dei soggetti minorenni”. Dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Maria Edera Spadoni, Stefania Ascari, Maria Laura Mantovani, Davide Zanichelli, Sabrina Pignedoli e Gabriele Lanzi.
“È chiaro che le sentenze devono sempre essere rispettate, va ricordato però che con l’approvazione del Codice Rosso sono state inasprite e rimodulate le aggravanti relative alla violenza sessuale su minore, così come sancito dall’ art. 609-quater c.p.
Si è previsto appunto l’aumento della pena fino ad un terzo, quando gli atti appunto vengono commessi con minori di anni 14, in cambio di denaro o di qualsiasi altra utilità, anche se solo promessi”, proseguono i parlamentari.
“Le istituzioni dovrebbero invece educare le giovani donne al rispetto di sé stesse e incoraggiare la denuncia di qualsiasi atto che leda la libertà personale.
Questa sentenza, purtroppo, va nella direzione opposta” concludono Spadoni, Ascari, Mantovani, Zanichelli, Pignedoli e Lanzi.