
COS’E’ IL PNNR:
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19.
ITER DEL PNNR:
La proposta di Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è stata approvata nei suoi contenuti essenziali dal Comitato interministeriale per gli affari europei del 9 settembre scorso, in coordinamento con tutti i Ministeri e le rappresentanze delle Regioni e degli Enti locali, e trasmessa alle Camere il 16 settembre 2020.
La Camera e il Senato hanno approvato il 13 ottobre le risoluzioni delle Commissioni sulla proposta di Linee guida. Il 12 gennaio 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il 31 marzo 2021 è stata approvata in Aula, alla Camera dei Deputati, la Risoluzione di maggioranza che impegna il Governo a tenere conto, nella versione definitiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, degli orientamenti contenuti nella Relazione sulla Proposta di PNRR (presentata alle Camere dal Governo Conte II), comprensiva dei pareri deliberati dalle Commissioni permanenti.
Il Parlamento ha quindi avuto un ruolo decisamente centrale nella realizzazione del PNRR, dando un contributo notevole che migliorato qualitativamente il Piano.

Il termine per la presentazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza è il 30 aprile 2021.
RISOLUZIONE: RELAZIONE SULLA PROPOSTA PNRR
La Risoluzione impegna il Governo anche a rendere comunicazioni alle Camere in merito al Piano, prima di trasmetterlo alla Commissione europea e ad assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento nelle fasi successive del PNRR.
Vediamo ora le priorità e i contenuti individuati dal Movimento 5 Stelle per migliorare il PNRR:
Parità di genere

Superare la disparità salariale, nonché garantire la parità di accesso ai ruoli apicali in aziende, enti e istituzioni, valutando l’applicazione del gender procurement rispetto alle aziende beneficiarie dei fondi.
- Promuovere strumenti deputati a rafforzare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, anche attraverso un più deciso sostegno alla diffusione degli strumenti di conciliazione tra vita e lavoro;
- contrastare il gap retributivo di genere;
- sostenere con un fondo ad hoc per la creazione di corsi di formazione, per il rientro al lavoro dopo la maternità, per le misure di welfare aziendale;
- realizzare asili nido e infrastrutture sociali.
Affari Sociali

- Potenziare la rete di assistenza territoriale, sanitaria e socio-sanitaria, al fine di garantire una risposta assistenziale appropriata ed efficace, in grado di affidare agli ospedali le attività di maggiore complessità, concentrando a livello territoriale le prestazioni meno complesse;
- ammodernare le tecnologie in dotazione presso le strutture ospedaliere, la digitalizzazione dei processi clinico-assistenziali ospedalieri, il miglioramento strutturale in termini di sicurezza degli ospedali, il completamento e la diffusione del fascicolo sanitario elettronico (FSE) e il potenziamento del Sistema informativo sanitario nazionale;
- rafforzare i servizi sociali dedicati alle persone con disabilità, con il supporto all’assistenza domiciliare, attraverso la definizione di progetti personalizzati di presa in carico, che individuano le diverse necessità, incrementando i percorsi di accompagnamento verso l’autonomia, anche mediante il sostegno diretto alla ristrutturazione degli alloggi, dotandoli di strumenti tecnologicamente avanzati;
- realizzare asili nido e infrastrutture sociali – comprese quelle per anziani e per le persone con disabilità – agendo sul recupero del gap territoriale, al fine di garantire la stessa offerta su tutto il territorio nazionale.
Sud

Superare in maniera significativa la quota del 34% di investimenti al Mezzogiorno, al fine di consentire un reale e concreto sostegno alla riduzione del divario territoriale; conferire carattere prioritario agli interventi volti all’implementazione delle ZES, al fine di accrescere il ruolo strategico del Mezzogiorno negli scambi commerciali.
Affari Costituzionali

- Contrastare i fenomeni di infiltrazione criminale nell’economia legale semplificando gli adempimenti burocratici di cittadini ed imprese;
- favorire interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione di aree periferiche o soggette a degrado e/o alla proliferazione di fenomeni criminali, con attenzione alle zone di frontiera, interessate dalla gestione/accoglienza dei flussi migratori, garantendo il recupero/ristrutturazione/reperimento di edifici per le sedi istituzionali/alloggi dei corpi di Polizia e dei Vigili del Fuoco ed implementando risorse e i mezzi delle forze dell’ordine;
- innovare la pubblica amministrazione con riforma del comparto dirigenziale e di quello non dirigenziale ed attuare un programma organico straordinario di assunzioni a tempo determinato di personale altamente qualificato;
- maggiore coesione e perequazione sociale delle aree montane e delle aree interne con un investimento prioritario per completare la rete nazionale di telecomunicazione in fibra ottica/digitalizzazione/innovazione.
Giustizia

- Potenziamento delle misure e degli strumenti da utilizzare per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata, delle mafie e del fenomeno della corruzione;
- prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza sulle donne attraverso la formazione specifica e l’aggiornamento del personale (forze dell’ordine, sanitari, etc….);
- potenziamento delle misure alternative alla detenzione e alla rieducazione dei detenuti attraverso l’implementazione dei progetti di formazione, anche ad alto grado di tecnicizzazione o specializzazione, e di lavoro intramurario ed extramurario, per scongiurare recidive e favorire il reinserimento sociale;
- prevedere interventi per l’edilizia penitenziaria, anche minorile, nonché per gli edifici sede degli uffici deputati all’esecuzione penale esterna.
Esteri

- Adeguamento delle infrastrutture informatiche del MAECI e delle risorse umane e materiali, al fine di potenziare i servizi online ai cittadini italiani all’estero e alle imprese italiane;
- rafforzamento degli strumenti di promozione integrata del Made in Italy e dell’internazionalizzazione delle imprese, a partire dal potenziamento del c.d. Patto per l’export.
Difesa

- Favorire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della capacità della difesa cibernetica;
- uso di fonti rinnovabili e di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili della difesa e delle basi militari;
- mantenere alto il livello di preparazione e capacità operativa dell’intero comparto della difesa e della sanità militare, in ragione della necessità di un loro apporto logistico e di intervento sul territorio per la lotta all’epidemia in corso, in piena sinergia con il sistema sanitario nazionale.
Finanze

- Sostenere la formazione dei più giovani, a partire dalle giovani donne, nelle materie scientifiche e tecnologiche (STEM) nonché nelle materie finanziarie;
- Prorogare il Superbonus 110% fino al 2023.
Cultura

- Contrasto alla povertà educativa e culturale che coinvolga tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, nonché il terzo settore;
- edilizia scolastica e universitaria: si sottolinea l’importanza di allineare ai parametri europei il numero di alunni per classe, si ribadisce l’importanza della riqualificazione o ricostruzione delle scuole e delle sedi universitarie in chiave di efficienza energetica e antisismica e del loro cablaggio con fibra ottica, nell’ottica della digitalizzazione e della transizione green, interventi intesi nel senso di un rinnovamento complessivo degli ambienti di apprendimento;
- potenziare l’offerta formativa di università, ITS, enti pubblici e privati accreditati internazionalmente a vantaggio della costruzione di nuove professionalità e profili sempre più indispensabili nell’Italia post-pandemica;
- interventi finalizzati alla promozione della cultura e della sua fruizione, anche sotto forma di misure di agevolazione fiscale.
Ambiente

- Assicurare la piena coerenza degli obiettivi, target e indicatori del PNRR e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, in un’ottica di coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;
- attenzionare, anche in termini finanziari, il tema della prevenzione del dissesto idrogeologico e alla tutela della biodiversità, anche nell’ambito di un apposito piano nazionale di forestazione urbana e attraverso la valorizzazione del sistema dei parchi e delle aree marine protette;
- prestare particolare attenzione, anche in termini finanziari, al tema dell’efficienza idrica mediante il rafforzamento della governance locale, con l’obiettivo di una migliore pianificazione degli investimenti, necessari alla riduzione delle perdite nelle reti di acqua potabile, al rafforzamento della digitalizzazione alla manutenzione delle reti di distribuzione e fognature, al risparmio idrico.
Trasporti

- Insistere sul trasporto sostenibile e rinnovare il parco mezzi del trasporto pubblico locale e ferroviario e favorire una filiera nazionale che supporti tale modernizzazione;
- portualità – quale volano di sviluppo per il Paese – con interventi volti a ridurre l’impatto delle navi sotto il profilo ambientale (cold ironing, elettrificazione banchine e rinnovo flotte a partire dal tpl);
- completare l’infrastrutturazione digitale del Paese.
Attività Produttive

- Imprese: potenziare Transizione 4.0 con attenzione alle PMI e alle start-up e PMI innovative, favorendo l’investimento da parte di venture capitalist, società e fondi; rafforzare e promuovere gli investimenti pubblici e privati verso le singole catene strategiche del valore sostenendo investimenti nelle tecnologie emergenti ed avanzate (es. intelligenza artificiale, robotica, sanità digitale, super & quantum computing ecc.) e in rilevanti progetti di R&S e innovazione orientati alla sostenibilità digitale e ambientale.
- Turismo: sostenere la competitività della «destinazione Italia» con misure specifiche volte a supportare il turismo di lunga distanza extra-UE anche intervenendo sulla disciplina del Tax Free Shopping (TFS); estendere a questo settore le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni orientate al risparmio energetico, alla messa in sicurezza sismica degli edifici e all’abbattimento delle barriere architettoniche; sostenere lo sviluppo in chiave sempre più digitalizzata delle imprese che operano nel settore con misure che promuovano l’utilizzo di nuove tecnologie e l’attivazione di percorsi formativi indirizzati alla conoscenza e all’utilizzo degli strumenti digitali, necessari alla promozione dei territori.
- Energia: incremento della produzione e distribuzione di energie rinnovabili e sostegno alla filiera, per il raggiungimento dei nuovi e più sfidanti obiettivi europei; semplificazione autorizzativa per le nuove istallazioni e per la rigenerazione tecnologica (rinnovamento/repowering) degli impianti esistenti; recupero di aree industriali dismesse o di aree agricole non utilizzabili per la localizzazione di una quota della capacità impiantistica necessaria alla transizione energetica; promozione dello sviluppo dei sistemi di accumulo, essenziale per lo sfruttamento corretto e sostenibile delle fonti rinnovabili intermittenti; promozione di politiche di contenimento degli oneri della transizione energetica sia a carico delle imprese, al fine di non ridurne le capacità competitive, quanto a carico dei cittadini, al fine di evitare forme di «povertà energetica»; aggiornamento normativo e regolatorio per l’affermarsi di una filiera nazionale dell’idrogeno, integrata di sistema e di componenti (es. elettrolizzatori).
- Automotive: accompagnare la già robusta filiera (sia automobilistica che componentistica) in un percorso volto sia a colmare i ritardi tecnologici nelle nuove motorizzazioni, a partire dall’elettrica (es. sul tema batterie, incluso relativo recupero e smaltimento), e nelle nuove tecnologie (es. la guida autonoma), nonché favorire lo sviluppo delle eccellenze tecnologiche già in essere; sviluppare un’infrastrutturazione capillare per favorire la diffusione delle nuove motorizzazioni (colonnine elettriche, dispositivi per biocarburanti, carburanti sintetici, e idrogeno e GNL per il trasporto pesante) e una ristrutturazione dell’attuale sistema distributivo e appare altresì necessario un piano organico che guardi a: investimenti in ricerca, innovazione e alla prima industrializzazione; sviluppo di politiche di aiuto allo svecchiamento del parco circolante anche per cogliere gli ambiziosi obiettivi ambientali delineati dal PNIEC e all’incentivazione delle filiere industriali legate alla mobilità condivisa.
Lavoro

- Integrare in modo ottimale scuola e lavoro (anche mediante una revisione del contratto di apprendistato);
- significativa riduzione del costo del lavoro; prendere in adeguata considerazione l’esistenza di una rilevante questione salariale sotto l’aspetto della definizione di forme e modalità di tutela salariale minima;
- rafforzare le competenze professionali, trasversali e specifiche, delle persone che lavorano, al fine di sostenere i processi di innovazione organizzativa, di processo e di prodotto;
- sviluppare adeguate politiche attive del lavoro e promuovere il rafforzamento degli strumenti di attivazione, recuperare a una dimensione professionale o scolastica la platea sempre più estesa dei NEET, anche con una ridefinizione del programma «Garanzia Giovani»;
- intervenire sui sistemi di protezione sociale, in particolare su quelli connessi alla perdita del posto di lavoro e a ristrutturazioni aziendali o a situazioni di crisi, valorizzando la più stretta correlazione tra politiche di attivazione efficaci e credibili politiche di ricollocazione, Reddito di cittadinanza, per il quale appare ragionevole ipotizzare una più stringente definizione dei rapporti tra fruizione del sostegno economico e percorsi di attivazione professionale.
Politiche UE

- Indicazione da parte del Governo nel PNRR degli obiettivi (target), intermedi e finali, misurabili in termini qualitativi e quantitativi, riferiti a ciascuna missione e a ciascuna componente, fornendo al contempo un quadro dell’impatto riferito anche alle tre sfide trasversali del Piano (giovani, parità di genere, Sud e riequilibro territoriale), nonché un cronoprogramma indicativo dell’attuazione delle riforme e degli investimenti.
- Occorrono maggiori informazioni in merito al modello di governance del Piano, alle relative responsabilità attuative e alle procedure volte a garantire un efficace coordinamento tra i livelli di governo coinvolti, assicurando il massimo grado di trasparenza nei processi di spesa, anche attraverso la costituzione di apposite strutture di supporto tecnico a sostegno delle capacità progettuali delle autonomie territoriali; si valuti inoltre l’esigenza di snellire e rendere più agili i passaggi burocratici relativi all’attuazione del PNRR al fine di rendere le procedure più veloci e garantirne la pronta realizzazione.
Qui potete trovare il testo completo del PNNR.
L’Italia è pronta a fare un grande passo verso il Futuro, un sostanziale cambiamento verso il rilancio del Paese per superare assieme la grave crisi sanitaria, economica e sociale che ci ha colpiti.
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