AEMILIA: M5S “NON ESISTONO ‘DISCRIMINAZIONI’ CONTRO I CALABRESI. DELRIO CHIARISCA”
“Gravi sono le affermazioni fatte dalla difesa di uno degli imputati del maxi-processo Aemilia riguardante la cosidetta “questione calabrese”, vale a dire la discriminazione che sarebbe stata attuata verso la comunità calabrese residente a Reggio Emilia che sarebbe accostata continuamente alla ‘ndrangheta. Affermazioni che, a detta del legale, sono state rilasciate da Graziano Delrio. Discriminazione e strumentalizzazione che, stando a quanto dichiarano i legali, starebbero influenzando anche lo stesso processo e quindi il giudizio finale sugli imputati”, dichiarano la Vicepresidente Maria Edera Spadoni, il deputato Davide Zanichelli e la senatrice Maria Laura Mantovani.
“Sicuramente la decisione ultima del processo non verrà inficiata dalla provenienza dello stesso imputato dalla Regione Calabria o più specificatamente dalla Città di Cutro. Ci sono cittadini che lottano da anni contro le mafie in qualsiasi Regione italiana, ed è anche per loro che giustizia deve essere fatta.Aspettiamo fiduciosi quello che sarà il verdetto finale da parte del Tribunale.”, continuano i parlamentari pentastellati.
“Crediamo nella giustizia e nelle forze dell’ordine e li ringraziamo per il lavoro svolto fino ad oggi che ha portato al processo Aemilia. Siamo sempre stati, e continueremo a farlo, dalla parte delle persone giuste che non abbassano la testa davanti alle mafie e alle ingiustizie ma denunciano rischiando anche la loro vita, a prescindere dalla loro Regione di provenienza”, concludono la Vicepresidente Maria Edera Spadoni, il deputato Davide Zanichelli e la senatrice Maria Laura Mantovani.