Reggio Emilia, 27 marzo 2017. “Ieri nel dibattito pubblico con il mio collega Manlio Di Stefano, abbiamo toccato la questione dell’ accoglienza diffusa. L’annosa problematica dei profughi deve essere affrontata con urgenza e al contempo non deve essere strumentalizzata: la richiesta sulla chiusura degli hub è assolutamente legittima ma essa deve essere direttamente proporzionale alla disponibilità all’accoglienza diffusa” dichiara la deputata reggiana  Maria Edera Spadoni.

Secondo la parlamentare è “fondamentale seguire una progettualità di accoglienza diffusa affinché i profughi possano essere inseriti in percorsi di accoglienza e di integrazione: altrimenti si rischia che tutte queste persone, ammassate in grandi centri, non abbiano nessuna prospettiva e siano facilmente ricettacolo di comportamenti deviati. L’accoglienza diffusa è dunque una risposta concreta per far sì che tali comportamenti vengano meno. La cosa fondamentale, al contempo è che non tutti vengano concentrati in un’unica città quale Reggio Emilia, ma i profughi siano gestiti in modo equo sul territorio nazionale, coinvolgendo anche le provincie e non solo le città maggiori.”

“Da sempre il M5S si batte contro “Dublino III”; la tratta degli esseri umani deve essere combattuta con forza ed è fondamentale una più efficace azione nei confronti dei Paesi di origine e di transito. Le procedure di rimpatrio degli non aventi diritto all’asilo devono essere assolutamente velocizzate e, al contempo, deve essere incrementato l’organico delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Solo gli aventi diritto è giusto che siano accolti” ribadisce la deputata.

“L’interrogativo che si pone è quello di continuare a gestire i profughi in grandi centri oppure scegliere di abbracciare pratiche di accoglienza diffusa; la risposta ce la possono fornire i sindaci con una visione di lungo periodo e senza la necessità di ricalcare facili posizioni politiche alla Salvini con l’unico obiettivo di racimolare qualche voto in vista delle prossime campagne elettorali” continua Spadoni.

“Queste le proposte del M5S dall’inizio della legislatura per risolvere questa problematica:
– Superare Dublino III e il suo assurdo principio di chi primo accoglie gestisce; – Concordare con i paesi di provenienza e transito un piano comune di gestione dei flussi anche in ottica di prevenzione della criminalità;- Istituire delle quote per ripartire equamente i migranti sul territorio europeo; – Istituire il mutuo riconoscimento ovvero chi gestisce il migrante e lo regolarizza lo fa a nome di tutti i paesi europei che si impegnano quindi a riconoscerlo; – Istituire dei punti di richiesta asilo direttamente sui territori di provenienza e non sul nostro territorio;- Rivedere le note del ministero per la gestione dei centri di accoglienza e per la distribuzione dei fondi per la prima accoglienza; -Promuovere interventi per concedere beni e servizi agli italiani in difficoltà al fine di evitare tensioni sociali; – Assunzione di 15.000 cittadini italiani che abbiano conseguito una laurea nelle discipline giuridiche, umanistiche e nelle scienze sociali, al fine di incrementare l’organico delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale; – Stipulare una convenzione tra il Ministero dell’interno e l’Unhcr in ordine alla formazione, preferibilmente gratuita, dei funzionari da chiamare a far parte delle Commissioni territoriali” conclude Spadoni.