“Il Ministero della Salute non può riaprire i punti nascita, la Regione sì”. Lo ricordano la Vice Presidente della Camera Maria Edera Spadoni e la Deputata del MoVimento 5 Stelle Stefania Ascari a margine dell’incontro odierno nella sede ministeriale.
“Il Ministero ha confermato categoricamente che la riapertura dei punti nascite non rientra tra le sue competenze – ribadiscono Spadoni e Ascari – ma deve essere la Regione Emilia-Romagna ad avanzare la richiesta per la riapertura dei punti nascita in questione, in deroga all’accordo Stato-Regioni del 2010.Abbiamo parlato con Marcello Spirandelli, Capo della Segreteria della Ministra Grillo, e con Gianfranco Jorizzo, membro del comitato nazionale punti nascite, una figura altamente qualificata e competente in materia. Ci ha spiegato che se la Regione dimostra di avere l’esigenza e crea i presupposti può riaprire i punti nascita, seguendo i criteri di sicurezza necessari”.
Spadoni e Ascari ribaltano così le frasi dell’assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, apparse in questi giorni nelle cronache locali. “Dal Ministero ci hanno spiegato che non deve essere il Governo a ridiscutere i parametri che hanno portato alla chiusura dei punti nascita di Pavullo, Borgo Val di Taro e Castelnovo Monti – proseguono le rappresentanti del M5S – ma deve essere la Regione a farsi promotrice dell’istanza, avviando la procedura per la riapertura. È una questione di competenza e di volontà politica. Da parte nostra, confermiamo che stiamo lavorando per la riapertura di tutti i punti nascita emiliani chiusi da tempo e che continueremo a farlo. Inoltre, il Ministero ci ha assicurato che è in programma un futuro incontro con i Comitati regionali impegnati da tempo per la riapertura. La Regione adesso cosa farà?”.