“È accaduto l’ennesimo episodio che ha visto una mamma, di Castelnovo né Monti, recarsi all’Ospedale di Reggio Emilia e rimanere più di 10 ore in attesa, molte delle quali in uno stato di preoccupazione, per un intervento tutto questo perché nell’Ospedale più vicino a lei è stato chiuso il reparto. Come sempre a farne le spese è stata una mamma della montagna: basta tutto questo non è più accettabile.” dichiara in una nota la Vice Presidente della Camera Maria Edera Spadoni a seguito della notizia apparsa stamane sui giornali.

“Sono anni che lottiamo per la riapertura dei punti nascita e la Regione Emilia-Romagna in tutto questo si disinteressa mettendo anche a rischio l’incolumità delle partorienti del territorio. Al Ministero della Salute, durante gli incontri avvenuti, abbiamo avuto in prima persona la conferma che la competenza sui punti nascita è regionale; inoltre ricordiamo che tale argomento è stata portato, sempre dal Movimento 5 Stelle, anche a Bruxelles attraverso una petizione per la loro riapertura.” incalza la Vice Presidente.

“È stato un trauma per la gestante, che ha perso il suo bambino alla tredicesima settimana, e ha voluto giustamente rimanere anonima nella sua lettera.  Fare spostare le mamme da Castelnovo né Monti a Reggio Emilia è davvero una soluzione sicura? La Regione Emilia-Romagna deve aprire gli occhi, il Ministero della Salute si è sempre reso disponibile ad incontri per trattare l’argomento, sia con la Regione stessa che con i Comitati. È finito il tempo delle scuse, con la vita delle mamme della montagna e dei loro bambini non si scherza.” conclude Spadoni.