Secondo il Commissario UE Avramopoulos l’80% di coloro che giunge in Italia non è un profugo e lo stesso allarme venne rilanciato a dicembre dall’allora Prefetto Ruberto. Richiederò alla Prefettura di Reggio Emilia un aggiornamento dei dati. Situazione che rischia di diventare socialmente esplosiva e generare pericolose guerre tra poveri , generare xenofobia e intanto le “coop” lucrano sui tempi lunghi di identificazione.
REGGIO EMILIA 22 GIUGNO – L’8 dicembre 2016 il Commissario UE Dimitris Avramopoulos ha dichiarato che l’80% di coloro che giungono in Italia sono irregolari, quindi non profughi di guerra o perseguitati che fuggono da dittature. : “Se confrontiamo Italia e Grecia vediamo che fino all’80% dei migranti che attraversano il mar Egeo sono profughi, mentre la maggioranza di quelli che arrivano in Italia dal Mediterraneo centrale, anche in questo caso l’80%, sono irregolari. Non intendiamo cambiare i criteri” delle nazionalità da ricollocare. La linea rimane quindi la stessa, ha spiegato il commissario Ue Dimitris Avramopoulos
Il 16 dicembre 2016 l’allora Prefetto di Reggio Raffaele Ruberto lanciò l’allarme falsi profughi, in un incontro al quale partecipai. Queste le sue parole: « il nostro è un sistema di diritto garantista, che naturalmente si estende a tutti quanti. Ma se noi non iniziamo a sciogliere questo nodo gordiano, se il Parlamento non comincia a pensarci a questo argomento, che è quello di dover assistere anche persone alle quali in prima e seconda battuta è stato negato il riconoscimento di status di rifugiato, è chiaro che noi continueremo ad assistere queste persone per mesi, rischiando molto fondatamente che non ne abbiano diritto e si affollino i nostri centri».
Richiederò un aggiornamento dei dati alla Prefettura di Reggio Emilia. Una azione per conoscere sempre i dati aggiornati per la Provincia di Reggio Emilia. E’ importante conoscere a quante persone è stato concesso lo status di rifiugiato che va accolto ed a quante è stato rifiutato in quanto immigrato economico irregolare. Se quanto afferma il Commissario dell’Unione Europea e ribadito dall’ex Prefetto di Reggio Emilia a dicembre risponde al vero la situazione rischia di diventare esplosiva.
Pochi giorni fa, sempre l’Unione Europea ha richiamato l’Italia a tempi di valutazione per accoglimento/respingimento che non superino i sei mesi. Il MoVimento 5 Stelle ha proposto in più riprese di assumere 15.000 persone in gran parte neo laureati specializzati in materie giuridiche per rafforzare le Commissioni e velocizzare i tempi d’identificazione e rilascio o respingimento delle richieste d’asilo. Più si attende e più qualcuno ci lucrerà e più la situazione rischia di diventare socialmente esplosiva specialmente nelle periferie. Lo vogliamo capire? Forse a qualcuno torna comodo che sempre più persone (per l’Unione Europea 80% irregolari e falsi profughi quelli giunti in Italia) stiano qui almeno 1 anno e mezzo – due, invece che sei mesi per poter alimentare il “business immigrazione”. Un nuovo schiavismo che genera pericolosissime guerre tra poveri. E di riflesso aumenta pure xenofobia e razzismo e partiti e forze estremiste. Proprio quello che va evitato con buonsenso e trasparenza.
Maria Edera Spadoni
cittadina alla Camera dei Deputati