Approvata in aula la risoluzione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea!
Tra i vari impegni anche la necessità di colmare il divario di genere tra uomo e donna.
Nel mio intervento in Aula ho sottolineato le priorità da portare avanti nel campo del welfare:
- superare il fenomeno della crisi demografica incentivando la natalità attraverso programmi di sostegno.
In Italia non si fanno figli non perché le donne non vogliano, ma perché mancano le strutture o quelle esistenti costano troppo.
- Imprescindibili politiche famigliari volte ad incrementare il tasso di occupazione delle donne attraverso soluzioni per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare, anche mediante agevolazioni di natura fiscale, contributiva e misure volte alla promozione e diffusione degli asili nido (copertura del 60%).
- fondamentale la riforma dei congedi parentali: elevando la relativa indennità ad almeno il 60% ed elevando i giorni obbligatori a 15.
Le donne rappresentano quasi il 50% della società italiana, il Paese, le istituzioni non si possono permettere di lasciarle fuori dal mercato del lavoro, o non dia loro la possibilità di poter essere madri e lavoratrici, o non le assicuri protezione in caso di violenza.
Molte cose sono state fatte, molto c’è ancora da fare, ma oggi grazie a questo impegno un primo passo importante e concreto viene fatto.
Insieme stiamo raggiungendo traguardi importanti.
Avanti tutta!
Qui potete vedere il mio intervento integrale.
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