timthumb (1)

Amnesty International e Human Rights Watch hanno chiesto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di sospendere l’Arabia Saudita dal Consiglio dei diritti umani, il più importante organismo mondiale per il rispetto dei diritti umani, fino a quando non cesserà gli attacchi illegali condotti nello Yemen dalla coalizione di cui è alla guida e tali attacchi non saranno oggetto di indagini credibili e imparziali.

Ai sensi dell’articolo 1 comma 6 della legge n.185 del 1990 (Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento), l’esportazione e il transito di materiali di armamento sono vietati:

verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere; verso i Paesi la cui politica contrasti con i principi dell’articolo 11 della Costituzione; verso i Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite o dell’Unione europea (UE);  verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell’UE o del Consiglio d’Europa.

Per questo  ho depositato una risoluzione in Commissione Affari esteri e comunitari, in cui il M5S chiede al Governo di proporre la sospensione dell’Arabia Saudita dall’organo citato nel corso della prossima sessione del Consiglio dei diritti umani, che si  terrà dal 13 al 30 settembre.

Qui il testo online: >> http://goo.gl/3bk3P1