M5S, TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA: PIU’ DI UN MESE FA PRESENTATE DUE INTERROGAZIONI IN PARLAMENTO E IN CONSIGLIO COMUNALE A FIRMA SPADONI E SORAGNI.

“Un mese fa abbiamo presentato due interrogazioni sulla situazione incresciosa in cui versa il Tribunale di Reggio Emilia relativa alla grave e costante carenza di organico che non può essere ulteriormente tollerata” così le due cittadine portavoce M5S in Parlamento e in Consiglio comunale Maria Edera Spadoni e Paola Soragni.

Né il Governo né la Giunta comunale si sono ancora degnati di fornire una risposta su una situazione che ormai si sta rilevando davvero pericolosa in quanto nessun servizio è più garantito. Fino ad arrivare allo sciopero di questi giorni.

La prima interrogazione verteva  sulla carenza di organico del Tribunale di Reggio Emilia dove si affermava che “rispetto alla pianta organica, in servizio vi è circa il 20% di personale in meno e  tra l’80% in servizio sono compresi anche i lavoratori assenti per maternità, aspettativa e malattia. Il maggior difetto è dovuto alla carenza di funzionari giudiziari: sono in servizio solo 9, di cui alcuni in malattia e aspettativa, mentre da pianta organica dovrebbero essere nel numero di 16, registrando dunque una grave scopertura del  50% circa” .

E’ stata inoltre presentata una seconda interrogazione sul magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia “che ricopre non soltanto la Provincia di Reggio Emilia, ma anche quella di Parma e Piacenza e vari Istituti quali quelli del 41-bis,  i “sex offenders”, la nuova Rems, l’Ospedale psichiatrico giudiziario e il Centro Diagnostico Terapeutico con circa 1.100 / 1.200 persone assoggettate”.

Nell’ interrogazione si legge che “in pianta organica dovrebbero essere in 9 i lavoratori addetti come personale di cancelleria ma di fatto sono solo in cinque, di cui un autista, un commesso e tre cancellieri di cui uno part-time. Pertanto anche se è arrivato un nuovo magistrato, non vi è sufficiente personale per smaltire il lavoro di cancelleria;  ad aggravare la situazione inoltre la Dott.ssa Salsi, magistrato di sorveglianza, è stata incaricata anche a Modena pro-tempore” .

“A differenza di Reggio Emilia, ad esempio la situazione dell’Ufficio di Sorveglianza a Modena è ben diverso in quanto  la giurisdizione è limitata alla sola provincia con circa 450 soggetti tra carcere e una sola casa di custodia in misura di sicurezza non psichiatrica. Vi sono addette dodici persone in organico ed una ulteriore in distacco” così denunciavano più di un mese fa le cittadine portavoce M5S.

Abbiamo chiesto con urgenza delle risposte concrete sia in consiglio Comunale che al Ministero competente. Fondamentale era  infatti sapere quale fosse la tempistica necessaria, vista l’estrema urgenza di intervento, per far fronte  a questa problematica al fine attuare l’aumento di organico minimo previsto affinché fosse assicurata una modalità efficace per amministrare la  giustizia nel territorio di Reggio Emilia e Provincia anche in vista del grande processo Aemilia in corso.

 

Ebbene, nel frattempo sono saltate ben due udienze del suddetto processo.

“Le interrogazioni servono per avere una risposta immediata e concreta alla soluzione. Siamo stanche di chiedere e non aver nessun tipo di risposta. A che gioco stanno giocando?” così affermano Spadoni e Soragni che concludono: “il Tribunale di Reggio Emilia deve essere  messo in condizioni di lavorare con la massima serenità: un organo così importante deve essere tutelato dalle Istituzioni”.