Il Movimento 5 Stelle ed il Comune di Parma non mollano la presa sulla questione dei rifiuti: sul piano regionale, dopo varie sollecitazioni dei Comuni alla Regione Emilia-Romagna attraverso ANCI, si è finalmente entrati in possesso della bozza di piano che presenta obiettivi di raccolta differenziata condivisibili. Mancano però obiettivi di progressiva dismissione degli impianti di incenerimento: si parla di un solo impianto spento al 2020. I Comuni stanno preparando una proposta alternativa che prevede la progressiva dismissione degli impianti con solo 2-3 inceneritori attivi al 2020. Il Ministro Orlando ha rassicurato i sindaci dicendo che non si vuole, nel disegno di legge, liberalizzare il flusso di rifiuti a livello nazionale: si tratta semplicemente di una ricognizione degli impianti autorizzati e pianificati. Bene, allora il M5S chiede a gran voce di mettere questo per iscritto. Troppo volte abbiamo assistito a promesse che poi vengono tradite dai fatti. Qui non si può mentire: si parla della salute dei cittadini. Ritengo poi fondamentale la richiesta dei Comuni al Ministro Orlando: la ricognizione deve essere allargata agli impianti di riciclaggio e recupero dei materiali; gli inceneritori non devono essere l’unica soluzione possibile. Mi farò portavoce in Parlamento del pensiero di tanti cittadini e di quello di Gabriele Folli- Assessore all’ Ambiente del Comune di Parma- che ritiene che tutte le forze politiche della Regione Emilia-Romagna debbano lavorare ad un obiettivo comune: difendere un territorio che tanto si sta prodigando per portare avanti politiche virtuose nella raccolta dei rifiuti. Le multi-utilities -ormai aziende private- potranno continuare a fare affari con gli impianti di recupero e riciclo della materia molto meno costosi, più efficienti e più flessibili degli inceneritori. Questa è una battaglia trasversale che deve vedere coinvolti tutti i gruppi politici: ne va del benessere e della salute di noi cittadini.
Maria Edera Spadoni
Cittadina alla Camera dei Deputati
Movimento 5 Stelle