SPADONI (M5S): “VITALIZI, UNA VERGOGNA ALL’ITALIANA. IL 15 SETTEMBRE SCATTERA’ LA PENSIONE DOPO SOLO 4 ANNI, 6 MESI E 1 GIORNO IN PARLAMENTO. VOGLIAMO CHE LA NOSTRA DELIBERA SIA VOTATA SUBITO: STESSO TRATTAMENTO PENSIONISTICO PER PARLAMENTARI E CITTADINI.

INCERTI, GANDOLFI, MARCHI, IORI, PIGNEDOLI, MUSSINI: NIENTE DA DIRE?”

“Il 15 settembre per deputati e senatori scatterà la pensione, dopo soli 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di permanenza in Parlamento: un privilegio medievale che è uno sfregio ai comuni cittadini. Per il M5S tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla pensione: nessun italiano –a parte gli “onorevoli” – ha diritto a una pensione di quasi 1000€ al mese, dopo nemmeno 5 anni di lavoro. Per questo abbiamo presentato una delibera negli Uffici di Presidenza di Camera e Senato per chiedere che il trattamento pensionistico dei parlamentari venga equiparato a quello dei cittadini: una proposta di uguaglianza e giustizia sociale” afferma la deputata reggiana M5S Maria Edera Spadoni.

 

“La cosa fondamentale da sottolineare è che la nostra delibera di 20 righe può essere votata in 5 minuti da un gruppo ristretto di parlamentari membri degli Uffici di Presidenza – ne bastano 30 – senza il passaggio in Aula. La Presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato che la calendarizzerà questa settimana, aspettiamo che il Presidente del Senato Pietro Grasso faccia lo stesso. Se entro il 15 settembre non approveranno la nostra delibera e si intascheranno il vitalizio, ne risponderanno davanti ai cittadini” continua la parlamentare.

 

“Al PD che ci attacca chiedendoci perché non appoggiamo la proposta Richetti rispondiamo perché il PD non l’ha mai messa in votazione! Il PD ha la maggioranza, quindi la può portare in Aula quando vuole, ma non l’ha mai fatto; il PD avrebbe anche i numeri per votarsela, non deve chiedere a noi. Perché in 3 anni non l’hanno messa in votazione? Ce lo dice Richetti stesso: perché anche su questo tema il suo partito è spaccato. Se finalmente si decidessero di mettere in votazione la proposta Richetti, la esamineremmo e potremmo anche votare favorevolmente” prosegue la deputata pentastellata.

 

Il M5S appena entrato in Parlamento ha chiesto l’abolizione totale dei vitalizi. Già a maggio 2014abbiamo chiesto l’abolizione dell’assegno di fine mandato, la riduzione dell’indennità, la rendicontazione trasparente. Il M5S ha anche proposto di intervenire su tutte le pensioni d’oro, presentando una mozione alla Camera che tagliava le pensioni milionarie secondo i principi che ha definito la Consulta, ovvero progressività e temporaneità: questa mozione è stata bocciata dalla maggioranza. Abbiamo inoltre chiesto di inserire una modifica molto semplice alla riforma costituzionale, con un emendamento a prima firma Di Maio: abolire i vitalizi. I partiti hanno votato contro” incalza la parlamentare.

 

“A maggio 2015, dopo diversi mesi di melina e rinvii, arriva il via libera dell’Ufficio di presidenza di Camera e Senato per la parziale abolizione dei vitalizi ai condannati. L’iniziativa è partita dal M5S che ha depositato al Senato la prima bozza a giugno 2014. Bozza che è stata ovviamente stravolta. La delibera è solo una farsa, a partire dalla denominazione: “Soppressione dei vitalizi ai condannati”. Infatti non è una soppressione, ma una sospensione. Con questa farsa votata dai partiti, solo 18 su 1500 smetteranno di prendere il vitalizio”continua Spadoni.

 

“Nella versione finale del testo, grazie ad un compromesso al ribasso voluto dal Pd, aumentano le possibilità di ottenere la pensione: è stato, infatti, escluso l’abuso d’ufficio ed è stata prevista la modifica, in senso restrittivo, per i delitti non colposi da 4 a 6 anni ed è stata inserita la riabilitazione. La riabilitazione può essere richiesta dall’interessato dopo 10 anni dal termine della condanna per i reati più gravi e dopo 3 anni nei casi meno gravi; deve essere concessa dal giudice e comporta la cancellazione della condanna dalla fedina penale che torna pulita e che permette la riassegnazione del vitalizio” afferma la parlamentare che prosegue: “ con questa delibera si arriva all’assurdo: chi non è eleggibile può tenersi il vitalizio! In pratica, i pensionati con la minima e la fedina penale limpida non arrivano alla fine del mese, mentre i condannati vengono premiati.”

“Noi del M5S ci tagliamo lo stipendio senza che nessuna legge ci obblighi a farlo: questa scelta risponde solo a logiche di buon senso. Personalmente, da marzo 2013 ad ottobre 2016 ho restituito e fatto risparmiare oltre 143.000 euro restituendo al fondo microcredito per le piccole imprese circa 103.479,4 euro e lasciando alla Camera dei Deputati quasi 40 mila euro per aver rinunciato a spese di trasporto e spese di viaggio. Ben 17  imprese nel reggiano sono nate grazie a questo fondo. In totale i parlamentari del Movimento 5 Stelle ad oggi hanno contribuito al co-finanziamento del fondo del microcredito con oltre 20 milioni di euro. Sono sicura che i cittadini comprendono bene le differenze tra noi e loro. Incerti, Gandolfi, Marchi, Iori, Pignedoli, Mussini: niente da dire?” conclude la deputata reggiana.