Screenshot 2015-06-05 10.48.50

 

Ieri sera ho partecipato all’audizione in Commissione Trasporti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) sull’incendio al Terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino del 7 maggio scorso.

Queste sono state le mie domande:

– Chi ha deciso la riapertura del molo D del Terminal 3 in data 18 maggio? E’ chiara (e grave) l’incongruenza tra le analisi effettuate dalla società privata commissionata da ADR (Aeroporto di Roma-Fiumicino) e quelle di A.R.P.A. (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale). In queste ultime, a differenza delle prime, si riscontra un’alta concentrazione di sostanze tossiche (diossina, pcb, furani, livello di PM10 superato rispetto alla media).
ENAC risponde che in data 17 maggio è stata fatta una riunione a cui hanno partecipato, oltre ad enti e operatori aeroportuali, un rappresentante della ASL Roma D che, a quanto ha dichiarato il rappresentante ENAC, è il responsabile della riapertura del molo.

– Nel Report dell’ENAC che ci è stato consegnato in commissione, a p. 16, si afferma che non ci sono evidenze di amianto: in realtà, da quello che ci risulta, nelle analisi non è stata verificata la presenza di amianto né nelle analisi effettuate da ARPA né nelle analisi effettuate da HSI consulting, la società privata pagata da ADR per analizzare l’aria. ENAC ha replicato che il terminal è stato ristrutturato 3 anni fa ma è rimasto vago sulla certezza o meno di bonifica di amianto. Risulta quantomeno sconcertante il fatto che due giorni fa sia stato visto un camioncino di rimozione amianto transitare tra i Terminal 3 e 4 di Fiumicino (http://www.beppegrillo.it/…/incendio-fiumicino-ce-lamianto-…).

-In data 22 dicembre 2014 uno dei sindacati di polizia operante nel terminal avrebbe segnalato a ENAC una sistematica mancanza di manutenzione/adeguamento degli impianti di aerazione. Su questo punto hanno chiarito che avrebbero verificato e ci avrebbero fatto sapere.

>>https://www.youtube.com/watch?v=JyluDi1nJRY