In vacanza durante la scorsa festività di Pasqua nell’isola di Tenerife, un connazionale del comune di Rubiera (RE), Patrizio Bertarini, è stato colpito da una sepsi fulminante. L’uomo si trovava insieme alla moglie Rosanna, con la quale gestisce due panetterie a Rubiera e a Fontana, e alla figlia, per un viaggio premio. “Una violentissima forma di questa malattia ha tenuto l’uomo in coma per quattro settimane e al risveglio i medici spagnoli hanno dovuto amputargli gambe e mani per evitare una ricaduta fatale” racconta la deputata reggiana del MoVimento Cinque Stelle Maria Edera Spadoni, la quale si è subito messa in contatto con la Farnesina appena saputo il fatto. I familiari, con la collaborazione del Comune rubierese, hanno lanciato un appello per chiedere sostegno economico, necessario per organizzare il costoso rientro in aereo. “Sono in contatto con la figlia del Sig. Bertarini, Valentina, la quale mi ha raccontato di essersi rivolta al Consolato onorario di Tenerife, inviando un’e-mail per un appuntamento ma senza ottenere risposta. Ha tentato di chiamare il numero presente sul sito ma questo risulta raggiungibile solo da numeri spagnoli. Come possono i nostri connazionali chiedere aiuto se non sono residenti nell’isola? Se non hanno un numero spagnolo? Assurdo” commenta la pentastellata. Si legge infatti dal sito del Consolato che ‘In caso di difficoltà a prenotare, è possibile contattare il Call Centre Consolare al numero 807.300.747 (attenzione: servizio a pagamento e valido solo in Spagna)’. Le due donne, moglie e figlia, sono rimaste sole a gestire una situazione di estrema difficoltà, senza alcun aiuto. “Oltre ad aver parlato direttamente con il Console, ho presentato un’interrogazione al Ministro Alfano e al Presidente Gentiloni. Mi sento in dovere di pretendere chiarezza e difendere questa famiglia per evitare casi simili in futuro. Le nostre rappresentanze diplomatiche devono tutelare i cittadini italiani residenti e non in un paese straniero” conclude la Spadoni.