E’di questa mattina la notizia relativa al fatto che nella nostra città è arrivata un’organizzazione – facente capo alla Chiesa cattolica- che si pone come obiettivo quello di curare i gay tramite la castità. Questo non fa altro che creare e alimentare una vera e propria discriminazione nel momento in cui l’essere omosessuali viene equiparato ad una terribile malattia dalla quale si può e si deve guarire.
Questa notizia si apprende proprio oggi, 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale -a Parigi il 10 dicembre 1948- delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani. Tale giornata è stata voluta fortemente per promuovere i diritti di tutti gli esseri umani in qualsiasi parte del mondo.
In quanto membro del Consiglio d’ Europa, ci tengo a sottolineare come il principio d’uguaglianza e di non–discriminazione costituisce un elemento fondamentale della protezione dei diritti umani. È garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed è stato rafforzato dal Protocollo nº 12 a tale Convenzione che vieta qualunque forma di discriminazione dalle autorità pubbliche per qualunque motivo. Il Consiglio d’Europa difende i diritti fondamentali delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender.
Una società che si definisce civile, deve attuare tutte quelle misure volte a combattere la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
L’arrivo di Courage nella nostra città non fa altro che una creare una violazione sistematica dei diritti fondamentali delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT). La risposta del portavoce reggiano dell’associazione -quando afferma che non può rilasciare interviste se non a televisioni e giornali cattolici- è davvero preoccupante.
Come si esprime il sindaco Vecchi a tal proposito? La maggioranza non dovrebbe mobilitarsi e agire proteggendo i cittadini contro ogni forma di discriminazione?
Rimanere in silenzio, in molti casi, significa approvare questa ingiustizia e difenderla in maniera attiva.
Maria Edera Spadoni,
Cittadina alla Camera dei Deputati,
M5S